Droga: testa a testa tra Calabria e Sardegna

Una sfida bruttissima, in cui la nostra regione, "grazie" al porto di Gioia Tauro, è la seconda in assoluto nel narcotraffico ma la prima per la polverina bianca, con quasi 14 tonnellate sequestrate in un anno. Tutti i dati del recente dossier del governo

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Cocaina: è l’ennesimo record di una certa Calabria. Se positivo o meno, dipende dai punti di vista. Le Forze dell’ordine hanno sequestrato, da noi, oltre una tonnellata di polvere bianca ogni 100mila abitanti di età tra i 15 e i 74 anni. In pratica, il 68% del mercato totale italiano. Questi, almeno sono i dati della Dcsa (Direzione centrale servizi antidroga).

Calabria vs Sardegna: una sfida tossica

Calabria e Sardegna si tallonano per il primato assoluto nelle varie classifiche nazionali sugli stupefacenti.
Infatti, la Sardegna è risultata prima per tonnellate di droga sequestrate in un anno e la Calabria seconda. Ma per la cocaina, evidentemente, il porto di Gioia Tauro fa la differenza, quindi le parti si invertono.
I dati dettagliatissimi emergono dall’ultima relazione al Parlamento (2022) sulle tossicodipendenze, che fotografa un fenomeno in continuo movimento.

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Il porto di Gioia Tauro

Cocaina e Calabria: il dossier del Governo

Il dossier, a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri, prende spunto principalmente dal report annuale della Dcsa e ne integra i risultati con altri documenti che coinvolgono i principali Ministeri (interno, giustizia e salute), tutti gli enti locali, l’Istat, l’istituto superiore di sanità, il Cnr e altre organizzazioni.
È quindi il dossier italiano più completo in materia di droghe.
La Direzione centrale per i servizi antidroga è l’ufficio nazionale del Viminale attraverso il quale il capo della polizia assicura, in base alle direttive del ministro dell’Interno, il coordinamento dei servizi di polizia per la prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope.
È un organo interforze, costituito in maniera paritetica dalla Polizia, dall’Arma dei carabinieri e dalla Guardia di finanza.

Droghe: tutti i numeri

Il 34,1% delle quantità di droghe sequestrate è nelle isole, prevalentemente in Sardegna (kg 23.676, pari al 28% del totale).
Il 26,8% e il 25,6%, invece, circola, rispettivamente al Sud e al Nord del Paese, in particolare in Calabria e Lombardia. Infine, il 13,4% gira nelle regioni centrali, soprattutto in Lazio.
I quantitativi di stupefacenti sequestrati, corrispondono, in rapporto alla popolazione residente, a oltre 190 kg ogni 100.000 residenti di 15-74 anni, con valori che in Calabria superano i 1.000 kg per 100.000 residenti di pari età e in Sardegna raggiungono quasi i 2.000 kg.
In Calabria sono 15,7 le tonnellate di droghe sequestrate nell’ultimo anno monitorato, (2021), in Sardegna 23. Segue la Lombardia con 12 e il Lazio con 7.

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La sede della Dsca

Cocaina: Calabria superstar

Se si analizzano solo i dati della cocaina il discorso cambia e la Calabria è prima assoluta.
Il 68% della polvere bianca sequestrata (circa 13,6 tonnellate) è stata intercettata in Calabria. Ma tutto lascia pensare che le Forze dell’ordine hanno trovato solo una parte della coca che circola, in Calabria come altrove.
I sequestri di cocaina, effettuati presso le frontiere marittime, si riferiscono agli interventi nelle aree portuali del versante occidentale.
Dal porto di Gioia Tauro, che incide per il 97,5% (13.364,94 kg), proviene la maggior quantità di cocaina. Seguono quelli di Vado Ligure (Savona) (138,29 kg) e di Livorno (kg 118,53).

Isole e Sud al top

Al Sud e nelle Isole sono state intercettate grandi quantità di cocaina. Al Nord, invece, le Forze dell’ordine hanno trovato quantità più contenute, legate prevalentemente al mercato dello spaccio.
In rapporto alla popolazione, in Italia sono stati sequestrati kg 45,3 di cocaina ogni 100.000 residenti di 15-74 anni, valore che in Calabria raggiunge quasi kg 1.000 ogni 100.000 residenti di pari età. Il dato calabrese è più che evidente, quindi, su 15 tonnellate di droga sequestrate, 13 sono di cocaina.

Un sequestro di droga

La cocaina dalla Calabria all’Europa

Il consumo di coca in Europa cresce costantemente, come ha affermato di recente l’Osservatorio europeo sulla droga.
Va da sé: quando si parla di cocaina si parla di ‘ndrangheta. Ovviamente e non esistono altri canali di approvvigionamento, a differenza delle altre droghe, se non quelli che passano attraverso la criminalità organizzata, soprattutto calabrese, che ha la capacità di trattare direttamente con i cartelli sudamericani rispetto alle altre organizzazioni. Repressione e prevenzione non bastano mai.

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