Arrivare all’aeroporto di Lamezia è prendere subito confidenza con una certa idea di Calabria: una sorta di anticamera di ciò che attende il viaggiatore, inoltrandosi, dopo il volo, nei diversi territori. Aver attraversato i precari tendoni di plastica, crea l’effetto del viaggio nel provvisorio-permanente: l’ampliamento del nostro aeroporto “internazionale”, per sopperire agli angusti spazi dentro un’aerostazione realizzata ormai oltre cinquant’anni fa, che diventa simbolo del non finito anche in una struttura pubblica! Un luogo sempre malamente rimaneggiato. In cui muovendosi tra i negozi delle eccellenze, dagli orafi, agli editori, ai pasticceri, dichiara il doppio volto della Calabria dei contrasti. Le eccellenze e la precarietà, il chiaro e lo scuro.
L’incompiuto, il precario e le eccellenze
Così, nella seconda parte del viaggio, ci rivolgiamo, brevemente, anche al neocommissario al sistema aeroportuale della Calabria, Marco Franchini. Al quale chiediamo se oltre a razionalizzare le priorità trasportistiche, si preoccuperà di dare dignità architettonica a questi incompiuti, irrisolti manufatti: una porta dal cielo, in cui arriva gente da ogni luogo. Proseguiamo dunque, nell’itinerario nella Calabria del buon cibo, dell’accoglienza, dei paesaggi unici e contrastanti, della montagna e del mare, della cultura, dell’arte, della buona impresa, dell’agroalimentare competitivo, di alcune eccellenze nella ricerca.
Fuori dal gregge
Una regione che nel contesto del Sud manifesta interessanti potenzialità, soprattutto in questi anni, con ancora tante risorse, energie, da spendere rispetto ad un Nord affaticato che ha sfruttato ormai molte e più carte da giocare. Una Calabria in cui nel “gregge” ci sono pecorelle che restano nel recinto solito, buone, mansuete, obbedienti ai pastori di turno. Mentre diverse altre iniziano a saltare lo steccato e sono quel “fuori recinto” che fanno la differenza e alle quali guardiamo con ammirazione, curiosità, speranza. Viaggiare tra questi contrasti, che sono fondativi e identitari della Calabria, fare spazio alle luci, nelle ombre, è dare visibilità al cambiamento. Che c’è e fa sempre fatica ad emergere. Ed è attribuire valore culturale, sociale, economico allo sforzo di provare a rendere diversa questa terra, una volta e per tutte.
La Cittadella nel nulla
Dirigendosi verso Catanzaro, a una decina di chilometri dall’aeroporto, intercettiamo la Cittadella regionale e universitaria. È uno dei tanti luoghi del nulla in cui l’esercizio del potere si palesa nella retorica di un insieme di costosissimi edifici amministrativi e universitari. Con il grande Policlinico ospedaliero, ennesimo palazzone fuori scala in un paesaggio di campagna dai suggestivi tratti arcaici.
L’incubatore di start up
A Caraffa troviamo ad attenderci, fuori da un edificio ex industriale riusato, Gennaro Di Cello. Calabrese vivace, intelligente, generoso, sfugge ad ogni classica, rigida classificazione professionale. Autore di preziose ricerche di design grafico (in alcune delle collane più recenti e originali della Rubbettino, c’è la sua firma), uno dei “dominus” di Entopan, il primo incubatore di startup in Calabria, con un livello di innovazione e reti internazionali, pari a quelle di importanti università, con le quali Entopan dialoga e collabora dalla sua fondazione.
I talenti “coltivati” in casa
Visita allo spazio che odora di “serra” per i talenti calabresi, e non solo, con tante postazioni di lavoro per giovani aspiranti imprese innovative, entusiasmo e visione. In attesa della sede definitiva che, per scelta, sarà un pregevole recupero di un edificio esistente. E tanta speranza di una nuova Calabria che dialoga con il resto del mondo.
Le eccellenze agricole calabresi
Lamezia esiste? Qualcuno ha scritto che è solo cartelli stradali, e poi una serie di centri urbani esplosi, tanti capannoni, un grande sberciato ospedale, il pontile Ex Sir, un lungomare incompiuto e ormai già consunto, cui fanno da contrasto quella estesa parte della Piana del Lametino, ricchissima di produzioni agricole eccellenti con aziende che hanno capacità di competizione ed export internazionali.
Il marchio della qualità
Qui è nata la candidatura di un forte Distretto del Cibo, che raccoglie anche il Reventino – dove nel capoluogo Soveria operano l’editore Rubbettino, il Lanificio Leo, la Sirianni produttore di arredi per scuole e comunità, aziende soprattutto affermate anche fuori dalla Calabria -, e qui si sta lavorando ad un marchio di originalità per le migliori produzioni agroalimentari.
L’architettura ardita e le ombre
Verso Catanzaro, la città che si staglia nella sua confusa, articolata morfologia collinare, scorgiamo il bellissimo ponte di Riccardo Morandi, una delle poche ardite architetture viarie di questo geniale progettista, sul cui restauro grava l’ombra di pressioni malavitose, che ci auguriamo non ne pregiudichino la longevità, essendo testimonianza rara di opera d’ingegno. La città capoluogo regionale ha una bellissima passeggiata storica nel centro, ricca di palazzi, di slarghi collettivi accoglienti, chiese di pregio, una interessante offerta museale di arte contemporanea, e una serie edifici modernisti di qualità del geniale architetto Saul Greco, nato a Catanzaro, che ha realizzato opere straordinarie in tutto il mondo.
Tra caos urbanistico e rigenerazione
Un godimento tuttavia alterato, qui come altrove, da una infinita quantità di automobili che intasano ogni spazio destinato al pedone. Pregiudicano una vivibilità alta di questi luoghi. E sono l’esito del perenne, banale, lamento dei commercianti, ovvero “che le strade chiuse al traffico non generano vendite”! Nel caos urbanistico della moderna città “esplosa” di Catanzaro, si intravedono la serie di originali opere di Arte Urbana del collettivo “Altrove”, giovani locali attivissimi nella rigenerazione urbana e culturale, e nella parte bassa, verso il mare, il ristorante stellato di Luca Abbruzzino che ha scelto di realizzare l’alta cucina locale, ovvero la tradizione e il contemporaneo in un mix eccellente e di grande gusto!
L’arte al Parco
Superando l’intricato groviglio di viadotti, sovrappassi, ponti che Catanzaro ha realizzato nello scomposto puzzle urbanistico per garantirsi una minima funzionale mobilità, si lambisce il Parco della Biodiversità. Che accoglie opere d’arte di grandi autori contemporanei, tra i quali Antony Gormley, Jan Fabre, Michelangelo Pistoletto. Un luogo che merita una visita apposita. Così come il vicino sito storico, di straordinaria bellezza, in cui queste sculture sono state in un primo tempo installate: la Roccelletta di Borgia.
La sfida nell’urna
A Catanzaro si voterà per le Comunali il 12 giugno. Una campagna elettorale vivace, appassionata, vede contrapposti alcuni candidati come Wanda Ferro, Valerio Donato, e Nicola Fiorita. La sfida è aperta e si gioca sull’equilibrio tra continuità di modelli tradizionali e spinte ad un nuovo e vero volto di una politica sensibile ai giovani, agli artigiani, ai servizi, alla qualità dei luoghi, alla rigenerazione urbana, e culturale, affinché sia la volta buona per iniziare dalle città calabresi a voltare pagina e uscire fuori recinto!