Vigilanza 110 in sicurezza, controlli a tappeto in tutt’Italia.
La Calabria tra cantieri e ditte ispezionate fa il pienone nelle irregolarità riscontrate dai carabinieri per conto dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Infatti, su 15 cantieri edili controllati 15 presentavano problematiche e 21aziende su 22 sono risultate irregolari, per varie motivazioni.
Carabinieri e ispettori del lavoro in azione
Il 29 marzo scorso nell’ambito di Vigilanza 110 in sicurezza 2023, promossa e coordinata dall’Ispettorato nazionale del lavoro, si è svolta un’operazione straordinaria di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al sommerso nell’edilizia, che ha interessato tutto il territorio nazionale, con la sola esclusione delle Province di Trento e Bolzano e della Regione Sicilia.
Il 27 aprile sono usciti i dati provinciali.
Un battaglione imponente di ispettori del lavoro (541 ordinari e 177 tecnici) e di carabinieri dei nuclei ispettorato del lavoro, supportati da militari dei vari comandi provinciali dell’Arma per un totale di 634 militari impiegati (di cui 350 del Comando per la tutela del lavoro ha gestito la megaispezione.
Alle operazioni ha partecipato anche personale ispettivo di Asl, Inail e Inps.

Tutti i numeri di Vigilanza 110
Oltre l’80% dei 334 cantieri ispezionati è risultato irregolare, con un sequestro preventivo già convalidato; sono 166 i provvedimenti di sospensione delle attività d’impresa, di cui 110 per gravi violazioni in materia di sicurezza e 56 per lavoro nero. La verifica ha toccato 723 aziende e 1795 posizioni lavorative.
Il tutto sotto il coordinamento dalla Direzione centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Ecco il bollettino, quasi bellico, degli accertamenti: 433 aziende irregolari; 349 posizioni lavorative irregolari; 116 lavoratori in nero, tra cui 29 lavoratori extra-Ue, (dei quali 17 senza permesso di soggiorno); 568 prescrizioni per violazioni in materia di sicurezza; 166 sospensioni dell’attività d’impresa; 289 persone deferite alla autorità giudiziaria in stato libertà per violazioni varie.
Insicurezza e lavoro nero
Le principali contestazioni riguardano il rischio di caduta dall’alto, le irregolarità dei ponteggi, il rischio elettrico, l’omessa fornitura e utilizzo dei Dpi (dispositivi di protezione individuale), l’organizzazione e viabilità inadeguata dei cantieri e la mancata protezione dalla caduta di materiali.
Inoltre, risultano numerose le omissioni nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori, nella formazione e informazione dei lavoratori, nella redazione del Dvr (documento valutazione rischi), del Pos (piano operativo di sicurezza) e del Pimus (piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi).
L’attività ispettiva ha evidenziato una rilevante presenza di lavoratori in nero nei cantieri edili (116). Su questi gravano anche ipotesi di indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Risultano accertati, inoltre, casi di somministrazione illecita e distacchi non genuini, utilizzo di prestazioni lavorative da parte di pseudo artigiani, violazioni negli orari di lavoro, omessa registrazione di ore di lavoro e omissione contributiva e mancata iscrizione alla Cassa Edile (94 aziende non iscritte).

La peggiore è la Calabria
La Calabria divide il podio negativo con la Campania: tutti i cantieri e le aziende edili ispezionati sono risultati irregolari per vari motivi.
I carabinieri impegnati in Vigilanza 110 hanno setacciato 15 cantieri e 22 aziende scelti a campione.
A Catanzaro hanno verificato 4 cantieri e 5 aziende, a Cosenza 4 cantieri e 9 aziende, a Crotone 1 cantiere e 1 azienda, a Reggio Calabria 5 cantieri e 6 aziende e a Vibo Valentia 1 cantiere e 1 azienda.
Inoltre sulle 50 posizioni lavorative verificate in 11 casi si è proceduti alla sospensione per motivi legati alla sicurezza e alla mancanza di contratti lavorativi e in ben 44 casi (compresi i sospesi) sono state imposte prescrizioni e multe per mettersi in regola.
Le multe milionarie di Vigilanza 110
L’importo delle sanzioni amministrative e ammende già comminate in tutta Italia, a seguito dell’ispezione straordinaria del 29 marzo scorso, è pari a 3.038.828 euro. Prossimamente dati più completi e nuovi controlli e ispezioni sempre legati alla violazione delle norme nei cantieri edili e nelle aziende collegate, soprattutto in materia di sicurezza dei lavoratori.