Concorsi truccati all’Università di Reggio Calabria: “Mediterranea” decapitata

Sei professori e due dipendenti dell'area amministrativa interdetti per alcuni mesi. I sospetti della magistratura su procedure viziate da favoritismi e gestione di risorse pubbliche per fini privati. Di mezzo anche il rettore e il prorettore vicario

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Doveva “aspettare il proprio turno”. Avrebbero funzionato così i concorsi all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. È un vero e proprio bubbone quello che ha fatto scoppiare l’inchiesta “Magnifica”, condotta dalla Procura reggina ed eseguita dalla Guardia di Finanza.

Decapitata l’Università Mediterranea di Reggio Calabria

A essere coinvolti, 6 professori ordinari e 2 dipendenti dell’area amministrativa dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Tra le persone sottoposte alla misura cautelare del divieto temporaneo all’esercizio del pubblico ufficio ricoperto presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria figurano anche l’attuale rettore dell’Ateneo, Santo Marcello Zimbone, sottoposto ad una misura interdittiva della durata di 10 mesi.

Il rettore Zimbone

Catanese di nascita, si è laureato in Ingegneria civile idraulica all’Università degli Studi di Catania e ha conseguito il dottorato di ricerca in Idronomia all’Università degli Studi di Padova nel 1994. È il rettore dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria da alcuni anni.

È il successore di Pasquale Catanoso, attuale prorettore vicario e anch’egli colpito dall’inchiesta “Magnifica”. Per Catanoso, da anni uomo assai influente nelle dinamiche accademiche, è arrivata una misura interdittiva della durata di 12 mesi. Nei confronti di quest’ultimo, il GIP ha altresì disposto l’esecuzione di un sequestro preventivo del valore di circa 4 mila euro.

L’indagine

L’arco temporale investigato è molto significativo e va dal 2014 al 2020. Secondo gli inquirenti, all’interno dell’Ateneo sarebbe esistita in tutto questo periodo un’associazione dedita alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica. Una vera e propria “Concorsopoli”, che mette nel mirino la direzione e gestione dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e delle sue articolazioni compartimentali.

Sulla base di quanto emerso dalle indagini, la perpetrazione di molteplici e reiterati atti contrari ai doveri d’ufficio di imparzialità, lealtà, correttezza e fedeltà si manifestava, soprattutto, in occasione delle varie procedure concorsuali e comparative, nella selezione delle commissioni esaminatrici attraverso la scelta di componenti ritenuti “affidabili” e pertanto idonei a garantire un trattamento favorevole ai singoli candidati scelti “direttamente” o a seguito di “segnalazione”.

 “Aspettare il proprio turno”

Le indagini traggono origine da un esposto, presentato alla Procura della Repubblica reggina, retta da Giovanni Bombardieri. A denunciare tutto, una candidata non risultata vincitrice, che avrebbe segnalato condotte irregolari perpetrate in occasione dell’espletamento della procedura di valutazione comparativa per un posto di ricercatore universitario.

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Il procuratore Bombardieri

La denuncia penale è stata solo l’extrema ratio decisa dalla candidata, che inizialmente aveva promosso presso la Giustizia amministrativa dei ricorsi. Ma arriverebbe qui, stando al racconto, la frase “incriminata”. Non solo sotto il profilo penale, ma anche sotto il profilo sociale. Sarebbe stato infatti suggerito di rinunciare all’azione giudiziaria intrapresa ed “aspettare il proprio turno” per avere accesso a future opportunità professionali all’interno del Dipartimento.

Le perquisizioni

È un bubbone perché, oltre a essere coinvolti i vertici, finiscono nelle maglie delle Fiamme Gialle anche altri docenti ordinari. Nonché alcuni membri del personale amministrativo.  Sono in tutto quattro i docenti interdetti dai due ai quattro mesi.

Si tratta di Ottavio Salvatore Amaro, professore associato del Dipartimento di architettura ed ex direttore generale dell’ateneo; Adolfo Santini, direttore del Dipartimento di architettura; Massimiliano Ferrara, direttore del Dipartimento di giurisprudenza, economia e scienze umane; Antonino Mazza Laboccetta, professore associato dello stesso Dipartimento di giurisprudenza. L’interdizione riguarda, inoltre, anche due funzionari dell’Area tecnico-scientifica elaborazione dati dell’Ateneo, Alessandro Taverriti e Rosario Russo.

Contestualmente, i finanzieri hanno eseguito perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di 23 soggetti. L’obiettivo della Guardia di Finanza è quello di scovare materiale probante nei sistemi informatici/telematici in uso alla “Mediterranea”. Le procedure comparative e concorsuali riguardavano indistintamente le posizioni di ricercatori, di professori ordinari e associati, di assegnisti di ricerca nonché le selezioni per l’accesso ai dottorati di ricerca e ai corsi di specializzazione.

Lo sperpero di denaro all’Università di Reggio Calabria

Gli indagati rispondono infatti di associazione per delinquere, concussione, corruzione, abuso d’ufficio, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, peculato e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Alla Mediterranea, infatti, sarebbe stato documentato un sistematico sperpero di risorse universitarie. E, quindi, di soldi pubblici. Le autovetture di servizio, infatti, sarebbero state sistematicamente sottratte alle loro finalità istituzionali per essere utilizzate ai fini privati. L’indebito utilizzo delle risorse dell’ente non ha riguardato solo le autovetture di servizio. Le contestazioni di peculato concernono, infatti, anche le carte di credito intestate all’Università, reiteratamente utilizzate per pagare spese di natura prettamente personale.

Ma è quella degli appalti la questione apparentemente più grave: l’affidamento di lavori edili di manutenzione dei locali universitari, infatti, sarebbe arrivato in assenza di apposite procedure di gara e sulla base di false prospettazioni della realtà fattuale.

  • Sono 52 in totale le persone che figurano nel registro degli indagati:
  • Elvira Rita Adamo, 1990, Cosenza
  • Renata Giuliana Albanese, 1957, Roma
  • Salvatore Ottavio Amaro, 1959, Reggio Calabria (professore associato Dipartimento Architettura)
  • Nicola Arcadi, 1953, Reggio Calabria
  • Giuseppe Bombino, 1971, Reggio Calabria
  • Pasquale Catanoso, 1953, Reggio Calabria (pro rettore università di Reggio Calabria)
  • Antonio Condello, 1973, Taurianova
    Zaira Dato, 1949, Catania
  • Alberto De Capua, 1964, Reggio Calabria
  • Roberto Claudio De Capua, 1961, Reggio Calabria
  • Lidia Errante, 1989, Reggio
  • Philipp Fabbio, 1976, Villorba (Tv)
  • Giuseppe Fera, 1950, Messina
  • Massimiliano Ferrara, 1972, Reggio Calabria (direttore del dipartimento Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane)
  • Giovanna Maria Ferro, 1977, Reggio Calabria
  • Gaetano Ginex, 1953, Palermo
  • Giovanni Gulisano, 1959, Catania
  • Rita Iside Laganà, 1994, Reggio Calabria
  • Filippo Laganà, 1964, Reggio Calabria
  • Maria Teresa Lombardo, 1990, Roccella Ionica
  • Demetrio Maltese, 1988, Reggio Calabria
  • Chiara Manti, 1991, Campo Calabro
  • Domenico Manti, 1955, Campo Calabro
  • Antonino Laboccetta Mazza, 1972, Reggio Calabria (professore associato dipartimento Giurisprudenza)
  • Martino Milardi, 1962, Reggio Calabria
  • Carlo Francesco Morabito, 1959, Villa San Giovanni
  • Gianfranco Neri, 1952, Roma
  • Stefania Ilaria Neri, 1991, Pavia
  • Paolo Neri, 1961, Reggio Calabria
  • Rossella Panetta, 1991, Galatro
  • Adele Emilia Panuccio, 1988, Reggio Calabria
  • Giuseppe Pellitteri, 1954, Palermo
  • Giulia Ida Presta, 1993, Cosenza
  • Antonello Russo, 1972, Messina
  • Valerio Maria Rosario Russo, 1956, Salerno (funzionario area tecnica)
  • Francesca Sabatini, 1994, Roma
  • Giovanni Saladino, 1963, Bova marina
  • Adolfo Santini, 1955, Catania (direttore dipartimento Architettura)
  • Leonardo Schena, 1971, Monopoli
  • Andrea Sciascia, 1962, Palermo
  • Aurelia Sole, 1957, Cosenza (ex rettore dell’Università della Basilicata)
  • Vincenzo Tamburino, 1953, Catania
  • Alessandro Taverriti, 1959, Messina (funzionario area tecnica)
  • Laura Thermes, 1943, Roma
  • Marina Rosa Tornatora, 1970, Reggio Calabria
  • Michele Trimarchi, 1956, Roma
  • Giuseppe Tropea, 1975, Soverato
  • Agostino Urso, 1965, Reggio Calabria
  • Giovanna Zampogna, 1990, Palmi
  • Giuseppe Zampogna, 1954, Palmi
  • Antonio Demetrio Zema, 1970, Reggio Calabria
  • Agrippino Marcello Santo Zimbone, 1961, Catania (rettore dell’Università di Reggio Calabria)

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