Unical e I Calabresi: quando giornalismo e università lavorano insieme

Al via la collaborazione tra il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria e la nostra testata. Con l'ambizione di avviare un dialogo lungo il ponte Bucci con tutti gli ambiti di ricerca, all'insegna dell'interdisciplinarità

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«Tutto quel che è solido si dissolve nell’aria», avvisano Berman e, ben prima di lui, Marx. Non è una bella cosa che quelle quattro certezze cui proviamo da attaccarci siano anche esse destinate a svanire, ma questo è quanto succede. E dentro questi accadimenti, spesso tumultuosi, vogliamo stare per comprenderli e interpretare la complessità dei fatti.
Per riuscirci ci siano attrezzati al meglio: il nostro giornale, I Calabresi, ha avviato una collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Unical. Una idea lungamente coltivata, poi diventata progetto e finalmente giunta a compimento grazie alla sensibilità del direttore del Dipartimento, Ercole Giap Parini e alla disponibilità dei docenti dei vari corsi di laurea.

L’Unical e il nuovo percorso per I Calabresi

Per I Calabresi è l’occasione per esplorare un nuovo sentiero, stavolta da percorrere insieme all’Unical, e nel corso di questo cammino comune vogliamo caratterizzarci come un giornale attento alle dinamiche sociali, all’osservazione dei fenomeni economici e politici, ai mutamenti dell’agire collettivo, seguendo la bussola della interdisciplinarità, che oggi appare il solo strumento in grado di offrire l’opportunità di cogliere le molte sfumature della realtà e la complessità dentro cui ci muoviamo.
Di qui l’ambizione di avviare un dialogo con tutti gli ambiti di ricerca, sempre più necessari a fornire uno sguardo differente, eppure ineludibile al fine di governare gli eventi cogliendone il senso e la radice. Un impegno di ricerca che parte dai cubi del Dispes, ma vuole correre lungo tutto il Ponte Bucci, cercando di coniugare le Scienze sociali e politiche con le Stem, la sensibilità sociologica con la scommessa dell’IA, l’economia con i territori.

La terza missione

I fenomeni migratori, il mutamento della costruzione del consenso sociale, la difesa degli spazi di autodeterminazione personale e comunitaria, le forme della comunicazione nell’era digitale e della post verità, le relazioni possibili tra l’umano e il post umano, saranno alcuni degli argomenti cui ci piacerà rivolgere lo sguardo curioso e autorevole, perché basato sul lavoro di ricercatori e accademici di vaglia.
In questo modo I Calabresi si candida a diventare spazio di confronto, luogo didattico, palestra di scrittura, estensione delle aule, strumento di divulgazione di iniziative, seminari e ricerche, provando a dare un contributo alla realizzazione della Terza missione dell’Unical.
Perché solo il sapere condiviso è davvero potente e cambia i destini delle persone e dei luoghi.

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