Quando, era il 19 luglio, il nostro sito è apparso sul web per la prima volta sapevamo di dover affrontare una sfida. Conquistare lettori, specie in una regione dove i giornali online abbondano, è difficile. Riuscirci per un giornalista significa cercare di raccontare quello che accade in maniera diversa dai colleghi delle altre testate e noi in questi trenta giorni abbiamo provato a farlo. E a mantenere quanto, fin dal primo editoriale del nostro direttore Francesco Pellegrini – che vi riproponiamo in home page – avevamo promesso: non avere vincoli di alcun genere, essere immuni da pregiudizi.
Giudicare se ci siamo riusciti o meno non è certo compito nostro, ma di voi lettori. Quelli che come noi credono che «nessuno dei calabresi possa accettare passivamente che l’immagine della loro, della nostra splendida terra sia insozzata dal crimine mafioso, dalle connivenze occulte, più o meno deviate, da amministrazioni opache e autoreferenziali, da una politica – fatte le debite e non poche eccezioni – che si autoperpetua nella irrilevanza e nel discredito dei cittadini». Quelli a cui abbiamo chiesto di non lasciarci soli, aiutandoci a crescere insieme.
A un mese dalla prima uscita, i risultati de I Calabresi ci dicono che non mancano i cittadini disposti a sostenerci. E di ora in ora nuovi lettori si aggiungono a quelli che già avevamo: 100mila visitatori sul sito, oltre 12mila followers sulla nostra pagina Facebook. Numeri alti o bassi? Di certo numeri che non erano scontati prima di cominciare, di cui andiamo orgogliosi e che vogliamo far crescere ancora.
Se non ci avete mai letti prima, qui sotto potete trovare una piccola selezione degli articoli più apprezzati di questo primo mese. Non possiamo che ringraziarvi per l’attenzione che ci state dedicando in queste settimane. Cercheremo di meritarne ancora di più, giorno dopo giorno.
- Così la ‘ndrangheta affossa le principali mete turistiche della Calabria
- VIDEO | Se son alghe fioriranno: una depurazione che fa acqua
- La Calabria brucia nei suoi roghi di speculazione e indifferenza
- Lo strano caso del dottor Tansi e di mister Carlo
- Orsomarso pronto a denunciare la Procura?
- «Il fuoco si è spento da solo» nell’Aspromonte ferito
- Così non finito e cemento hanno divorato la Calabria
- Scuola: pensavo fosse aiuto, invece era l’Invalsi
- Oliverio cerca casa, Iacucci sfratta la sua fondazione
- Scalea, la Rimini senza Rimini che campa coi rubli
- Grave insufficienza renale, l’ospedale di Cosenza la manda via
- Turismo e comunicazione, la Calabria non impara mai