Tre omicidi in 24 ore: in Calabria è stato un lunedì di sangue

Un uomo e una donna ammazzati a Castrovillari. Il 57enne Maurizio Scorza era già sfuggito ad un agguato. Mentre l'agricoltore di 62 anni, Bruno Provenzano, è stato ritrovato senza vita nelle campagne a pochi chilometri dalla città dello Stretto

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Lunedì di sangue in Calabria. Tre persone sono state ammazzate a colpi di arma da fuoco e ritrovate senza vita il 4 aprile scorso rispettivamente in provincia di Cosenza e di Reggio Calabria. Maurizio Scorza – 57enne con precedenti per droga – è stato freddato nelle campagne di Gammellona, nel territorio di Castrovillari – insieme alla compagna 38enne di origini tunisine. Mentre un agricoltore di 62 anni – Bruno Calanna – è stato ucciso a Calanna – piccolo centro a pochi chilometri dalla città dello Stretto.

Duplice omicidio a Castrovillari: l’uomo era già sfuggito a un agguato

Il corpo senza vita di Maurizio Scorza é stato trovato nel portabagagli della sua Mercedes ieri sera. Quello della donna, di cui non sono state ancora rete note le generalità, era sul sedile lato passeggero della vettura. Sui cadaveri sono stati rilevati numerosi fori provocati dai colpi presumibilmente di fucile sparati da una o più persone. I carabinieri, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari hanno iniziato a seguire la pista della vendetta maturata negli ambienti della criminalità. Ipotesi avvalorata anche dal fatto che nel 2013 Scorza sfuggì ad un agguato mentre stava percorrendo a piedi una via di Castrovillari.

Sarebbe stato vicino alla ‘ndrangheta dell’Alto Ionio cosentino

Maurizio Scorza sarebbe stato vicino ad alcune cosche di ‘ndrangheta dell’Alto Ionio cosentino. È quanto emerge dalle indagini che stanno conducendo i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza e della Compagnia di Castrovillari. Gli inquirenti, però, non escludono nessuna pista investigativa. Scorza, comunque, non aveva precedenti per mafia, ma soltanto per droga. Ad un possibile movente maturato in un contesto di criminalità organizzata viene attribuito anche l’agguato che fu compiuto nel 2013 ai danni di Scorza, che nell’occasione restò illeso, ad opera di persone  non identificate.

L’agricoltore freddato a pochi chilometri da Reggio Calabria

Bruno Provenzano è stato trovato morto nelle campagne di Rosaniti, frazione di Calanna, comune alle porte della città dello Stretto.

Noto alle forze dell’ordine, ma per piccoli fatti, l’agricoltore di 62 anni era all’interno del proprio van quando qualcuno gli ha sparato. Un familiare o un conoscente della vittima aveva notato il mezzo. Una volta avvicinatosi, si è accorto del cadavere e ha avvertito i carabinieri. I proiettili lo hanno raggiunto in punti vitali e non gli hanno lasciato scampo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giovanni Bombardieri e dal sostituto procuratore Giulia Scavello. I carabinieri stanno sentendo parenti e amici dell’uomo. Sono in corso, inoltre, alcune perquisizioni nelle abitazioni dei pregiudicati della zona.

Tra le varie ipotesi ci sono questioni personali, di vicinato o problematiche relative all’attività lavorativa che Provenzano svolgeva in campagna. Non si esclude, però, nemmeno che l’uomo sia stato ucciso in un contesto di criminalità organizzata. La zona di Calanna, Gallico e Catona, infatti, è quella dove negli ultimi anni si sono registrate più fibrillazioni tra le cosche del territorio. Tensioni che hanno portato anche a diversi omicidi di mafia.

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