Tavernise: una querela a cinque stelle al cantante populista

Il capogruppo regionale pentastellato se la prende con l'artista No Sfondo, un calabrese che vive a Milano. L'accusa: lo avrebbe diffamato in una canzone dai contenuti che ricordano i grillini vecchia maniera...

Condividi

Recenti

C’è sempre uno più puro che ti epura: stavolta non lo dice Pietro Nenni e non si riferisce agli ultrà sinistra vintage.
Si applica, più prosaicamente, al Movimento 5Stelle e, in questo caso, a Davide Tavernise, capogruppo pentastellato in Consiglio regionale.
Tavernise, per farla breve, ha querelato il trentenne Michele Amantea per diffamazione. E fin qui la storia non fa notizia. Le cose cambiano se ci mettiamo di mezzo una canzone carica di satira e vernacolo, entrambi al vetriolo.

Tavernise vs Amantea: le note della discordia

Querelante e querelato hanno dei tratti comuni: sono coetanei e di Mirto Crosia. Dopodiché le similitudini si fermano.
Tavernise è rimasto in Calabria e ha fatto una carriera politica lampo (in perfetto stile grillino), Amantea vive e lavora a Milano da anni, dove si dedica anche alla sua grande passione: la musica.
Al riguardo, gli addetti ai lavori lo conoscono come No Sfondo & Volp Fox, il nome d’arte con cui produce le sue canzoni, piene di rabbia e di denuncia, appena stemperate dall’ironia.
L’ultimo brano di No Sfondo, Chiné (cioè “Chi è?”), è finito nel mirino di Tavernise, che si è identificato nei versi e ha reagito con le carte bollate.

tavernise-querela-no-sfondo-artista-calabrese-vive-milano
Michele Amantea, in arte No Sfondo & Volp Fox

Sfida tra populisti

Che ha detto, anzi cantato, di tanto grave No Sfondo da meritare una querela?
Nelle rime di Chiné, in effetti, ci sono affermazioni piuttosto dure. Eccone una: «’u vi chi ara fine/sei un disonesto/hai censurato gli ultimi/e con me fai lo stesso».
Oppure: «Il primo gesto/per il bene collettivo/è stato di comprarti/un macchinone suggestivo».
Il tutto rappato su un motivo ska, che culmina in un coretto strafottente: «Chiné, chiné/stu consigliere regionale chiné». E via discorrendo.
Nulla di più e nulla di meno di quel che normalmente ci si rinfaccia nei comizi delle campagne elettorali, che nei nostri paesi sono aspre e pittoresche in egual misura.
Ma, soprattutto, nulla di diverso dalle accuse che fino a non troppo tempo fa erano il carburante della comunicazione grillina. Accuse che ora vengono spesso rivolte agli ex seguaci di Grillo.

Ma è davvero Tavernise?

Classe’91 e laurea in Lettere all’Unical, Tavernise proviene da una lunga gavetta nel M5S più “tradizionale”: per capirci, quello dei Vaffa Day e delle denunce online e non solo.
Difficile dire se il target di No Sfondo sia proprio il capogruppo pentastellato. E, soprattutto, se sia solo lui: in questi versi ognuno può identificare il politico che vuole.
Ma questo lo decideranno i giudici, a cui eventualmente toccherà pronunciarsi anche sulla diffamazione, finora solo presunta.

Chi di populismo ferisce…

Chiné è uscita a inizio 2023, Amantea ha ricevuto di recente la notifica di querela, depositata lo scorso undici gennaio.
In attesa degli esiti giudiziari (si spera favorevoli al cantautore, per puro garantismo), resta una considerazione: Tavernise si è arrabbiato perché convinto di aver ricevuto accuse tipicamente grilline.
Chi di populismo ferisce, di populismo muore, insomma.
E che dire ai due protagonisti di questa vicenda curiosa, cantautore e politico, se non: canta che ti passa?

Sostieni ICalabresi.it

L'indipendenza è il requisito principale per un'informazione di qualità. Con una piccola offerta (anche il prezzo di un caffè) puoi aiutarci in questa avventura. Se ti piace quel che leggi, contribuisci.

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi in anteprima sul tuo cellulare le nostre inchieste esclusive.