L’odissea dei migranti a Siderno: due morti annegati (VIDEO)

Anche donne e bambini tra gli oltre 100 di varia nazionalità approdati nella cittadina jonica

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Sono state le onde di scirocco a fare sbattere il bialbero carico di migranti sulla spiaggetta di Pantanizzi a Siderno, ennesimo approdo sulla “rotta turca” che collega lo Jonio calabrese ai flussi migratori in movimento dal medio oriente. In un video che circola su internet si vede l’attimo in cui, prima pochi alla volta poi tutti insieme, uomini donne e bambini si lanciano sulla spiaggia sotto il vecchio pontile per cercare rifugio.

 

Almeno due di loro non ce l’hanno fatta, sopraffatti dal mare molto agitato. Un altro invece è stato salvato dagli uomini del commissariato di Siderno, giunti per primi sul posto, mentre cercava di raggiungere faticosamente la riva. Ma le operazioni di ricerca in mare e dall’alto sono andati avanti per ore alla ricerca di qualche sopravvissuto rimasto in acqua. O di qualche corpo.

L’odissea dei migranti in mare

Sono 109 tra loro anche donne e diversi bambini, hanno dichiarato di venire dal Pakistan e dall’Afghanistan e di avere viaggiato per mare per 5 giorni dopo essersi imbarcati in una spiaggia isolata in Turchia. Vanno ad aggiungersi ai gruppi arrivati nei giorni scorsi, con Roccella capolinea di quattro sbarchi in meno di 40 ore per oltre 400 migranti accolti e rifocillati prima sotto il tendone allestito dalla Croce Rossa sulle banchine e poi nelle strutture del territorio che di volta in volta vengono utilizzate.

Forse a morire sono stati i due scafisti

Dalle prime testimonianze raccolte, i due uomini rinvenuti cadavere potrebbero essere gli stessi che hanno pilotato la piccola barca a vela lungo il Mediterraneo. «Sono russi, si sono buttati prima di arrivare sulla spiaggia» racconta uno dei migranti nel suo stentatissimo inglese. Sull’identificazione dei due corpi stanno lavorando gli uomini della polizia coordinati dalla Procura di Locri.

Ma non sarebbe la prima volta che gli scafisti pagano con la vita l’avere tentato di raggiungere a nuoto la riva e sfuggire quindi ai controlli. Un paio di anni fa, durante un analogo “sbarco autonomo” – uno di quelli non intercettati dalle motovedette della capitaneria o della finanza e che quindi si spiaggia sull’arenile ormai privo di guida – tra i comuni di Riace e Stignano, i due scafisti, entrambi provenienti dal Kigikistan, provarono a scappare lanciandosi in acqua a una decine di metri dalla spiaggia. Solo uno era riuscito a raggiungere la riva. Il corpo del secondo uomo, poco più che ventenne, fu restituito dal mare quattro giorni dopo. Lo trovò sulla battigia un bagnante mattiniero.

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I migranti sulla spiaggia di Siderno

Emergenza continua

L’allarme dalla Prefettura è già arrivato ai sindaci della riviera: tutto fa prevedere che gli sbarchi continueranno almeno fino ad ottobre. Come ormai succede da più di venti anni. E nonostante il flusso di disperati in arrivo sia continuato ad aumentare nelle ultime stagioni, ogni volta che un barchino sfugge ai controlli e non viene veicolato verso Roccella – unico centro “attrezzato” tra Crotone e Reggio – i sindaci si trovano di fronte agli stessi problemi. Chiuso e in attesa dell’avvio dei lavori di ristrutturazione l’ex “ospedaletto” di Roccella, capace di ospitare per la prima accoglienza circa 250 persone, i migranti vengono di volta in volta ospitati, per l’identificazione e la prima accoglienza, nelle strutture comunali dei paesi dove avvengono gli approdi.

Palazzetti, scuole, tendoni dove ogni volta, gli amministratori devono inventarsi qualcosa visto che generalmente, in queste struttura raccattate all’ultimo minuto, non ci sono nemmeno le cucine. Tanto che in più di un’occasione, a Locri e Ardore e anche a Caulonia e Brancaleone, sono stati i ristoratori del posto a offrire i pasti ai migranti. Il gruppo sbarcato venerdì a Siderno è stato trasferito nel pomeriggio nella frazione collinare della cittadina jonica, in una struttura di competenza comunale

 

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