Quando si va in montagna, il passo è quello del più lento. Significa che il ritmo della camminata è dettato dal membro che va più piano dentro il gruppo. Questa pratica è una questione di sicurezza, ma anche di solidarietà, perché indietro non si lascia nessuno.
È con questo spirito che il Cai (Club alpino italiano) nazionale ha istituito al suo interno una commissione che si occupa specificatamente di accompagnamento solidale. Lo scopo è far conoscere l’incanto della montagna a chi sui sentieri da solo non può andare. E in Calabria c’è chi su questo fronte si è impegnato già da tempo, infatti la sezione Cai di Castrovillari anche quest’anno ha organizzato una escursione speciale sul Pollino.
Una esperienza giunta già al quarto anno
«È il quarto anno che organizziamo una escursione con persone disabili», racconta Carla Primavera, presidente del Cai Castrovillari. Un appuntamento tra l’altro sostenuto anche dalla Commissione Sodas (Struttura operativa accompagnamento solidale) e che qui ha trovato un riscontro favorevole, accompagnando in escursione guidata chi è meno fortunato di noi e tuttavia deve poter essere messo nelle condizioni di apprezzare la bellezza della montagna.
«Abbiamo cercato di contattare le varie associazioni che si prendono cura di persone disabili per tempo, in modo da poter organizzare nel modo più accurato l’uscita e abbiamo avuto il sostegno del sindaco di Castrovillari che ha fornito l’autobus per giungere fino all’inizio del sentiero», prosegue la presidente del Cai.
Si trattava di una organizzazione capillare, che comportava la gestione dei trasporti, la cura delle persone nel corso dell’escursione, la sicurezza dei partecipanti sui sentieri che, pure se scelti per la loro semplicità, potevano rivelarsi faticosi.
Sentiero solidale: le associazioni sul Pollino
Infatti la realizzazione dell’escursione, che si è svolta nella prima metà di giugno, ha coinvolto numerosi soci della Sezione di Castrovillari del Cai e ha visto la partecipazione di diverse associazioni impegnate nell’assistenza ai disabili.
Alla fine sul sentiero che da Piani di Ruggio conduce dolcemente fino al Belvedere dei Loricati c’erano il Filo di Arianna, l’Associazione Famiglie Disabili, il Centro salute mentale di Castrovillari e l’associazione Azzurra di Corigliano-Rossano.
Una lunga paziente fila di escursionisti, composta da guide, persone disabili con i loro accompagnatori del Servizio sociale, un ragazzo su carrozzina e sua madre, ha attraversato il sentiero che conduce fino a un punto da cui si domina la vallata sottostante e sul cui crinale si ergono magnifici alcuni esemplari di Pino Loricato.
«È stata una esperienza emotivamente potente – racconta Carla Primavera – soprattutto guardando il divertimento e la gioia che pervadevano i nostri ospiti. Al ritorno dal sentiero, prima della ripartenza, hanno voluto dare voce all’emozione per l’esperienza vissuta esprimendo il loro entusiasmo». Una avventura fuori dall’ordinario che il prossimo anno sarà replicata contando sul coinvolgimento di un numero maggiore di associazioni, per fare conoscere la montagna a chi da solo non può andarci e per non lasciare nessuno indietro.