Ponte sullo Stretto, progetto di fattibilità entro la primavera del 2022

Il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, ne ha parlato in audizione alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Previsti 500 milioni di euro anche per la velocizzazione dell'attraversamento ferroviario e dei passeggeri

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«Il progetto di fattibilità del Ponte sullo Stretto sarà redatto entro la primavera del 2022». Sono parole pronunciate da Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture durante l’audizione alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Dopo la prima fase il Governo ha intenzione di avviare un dibattito pubblico in vista di una scelta che – Giovannini – precisa «condivisa».
Il volume dei traffici dello Stretto di Messina ha una certa rilevanza su scala nazionale. I dati forniti dal ministro Giovannini: «11 mln di passeggeri l’anno, 0,8 mln di veicoli pesanti l’anno e 1,8 mln veicoli leggeri l’anno».

Cinquecento milioni di euro

Al di là dei progetti stabili per il Ponte sullo Stretto, sono previsti una serie di interventi per velocizzare l’attraversamento ferroviario e dei passeggeri. «Sono già finanziati – sostiene Giovannini – attraverso il fondo complementare o la nostra proposta di Fsc 21/27 o attraverso risorse statali o il Pnrr». Complessivamente si pianificano «interventi per mezzo miliardo». Il cronoprogramma, ha precisato il ministro, parte dall’istituzione di un gruppo di lavoro permanente entro l’autunno 2021, fino al completamento del programma entro il 2025.

Contattato anche Spirlì

«Ho già contattato i presidenti della Regione Calabria e Sicilia, potrebbero essere coinvolte le città metropolitane, le autorità portuali, comitati di associazioni di categorie». Il ministro delle Infrastrutture ritiene necessario «migliorare la collaborazione istituzionale, attraverso l’istituzione di un tavolo di natura tecnico-politica ma anche della società civile per la gestione dell’intero processo di realizzazione delle proposte individuate».

Perché costruire il Ponte sullo Stretto?

Perché costruire il Ponte sullo Stretto? Giovannni rimanda a «considerazioni socio-economiche legate anche agli andamenti negativi della popolazione, occupazione e Pil per l’area che sono decisamente superiori a quelli nel Centro-Nord e nello stesso Mezzogiorno».
E quelle legate ai trasporti. «Il tempo medio di attraversamento attuale dello Stretto – ha detto il ministro Giovannini – è paragonabile al tempo di viaggio che un’auto impiega, se si considera anche il pedaggio, per percorrere dai 100 ai 300 km».

Treni e navi più veloci

Il ministro Giovannini ha previsto «la riqualificazione del naviglio per trasbordo ferroviario con 2 nuove navi di ultima generazione ed infrastrutture a terra». E in più è in programma «il rinnovo del materiale rotabile ferroviario con 12 nuovi treni e inserimento di batterie su 16 locomotori». In questo modo, eliminando la trazione diesel, «il trasbordo sarebbe più veloce fino a un’ora già dalla prossima estate».
Previsto anche l’acquisto di «3 mezzi navali di nuova generazione con la Propulsione NLG/Elettrica e rinnovo delle flotte navali private». Giovannini ha aggiunto anche: «Saranno riqualificate le stazioni ferroviarie RFI di Messina, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni e potenziamento e riqualificati gli approdi e le stazioni marittime».

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