Pino Gentile non è per niente preoccupato dell’invio delle liste alla Commissione Antimafia. Raggiunto al telefono, commenta in merito: «Non ho alcun problema».
È stato proprio il candidato alla presidenza della Regione, Roberto Occhiuto, a spendersi per l’invio preventivo delle liste all’organismo presieduto da Nicola Morra.
Il politico di lunghissimo corso e campione di preferenze, però, è ancora in cerca di una collocazione. Tramontata l’ipotesi Lega. Che ieri ha ufficializzato a Cosenza la candidatura di Simona Loizzo con il battesimo di Matteo Salvini. Presenti Mario e Roberto Occhiuto, tra il pubblico anche il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.
Gentile, raggiunto al telefono, dice: «Spero di candidarmi con il centrodestra». Alcuni, negli ambienti di Forza Italia, lo danno vicino a Noi con l’Italia, il movimento che fa capo a Maurizio Lupi. Lui smentisce.

Simona sanità
Simona Loizzo non ha dubbi: «Mi candido solo per la sanità, per dare il mio contributo in questo settore». Difficile capire come, visto che il comparto è commissariato. Forse si riferisce alla commissione Sanità. Del resto lei è un medico.
Da sempre molto vicina a Tonino Gentile, oggi si smarca da questa etichetta politica. Precisando che quelli con l’ex senatore sono «solo rapporti di grande stima e amicizia».
Sarà interessante capire cosa farà Andrea Gentile, figlio di Tonino. Se Roberto Occhiuto vince, lui entra a Montecitorio. Resta in Forza Italia oppure passerà con la Lega? Per ora nessuna risposta. E poi se nasce il partito unico non si porrà il problema.
Jole starà sorridendo?
Simona Loizzo è a suo agio nel Bocs Museum e si concede anche un passaggio su Jole Santelli: «Starà sorridendo perché ci vede tutti insieme». Difficile scoprirlo. Ma prima della candidatura alla presidenza della Regione, Mario e Roberto Occhiuto non sono stati teneri con lei. Anzi. Dire che starà sorridendo forse è un po’ eccessivo visti i trascorsi. E le parole pesanti volate in quel frangente.
La Loizzo continua: «Mancini e Occhiuto i migliori sindaci di questa città».
Salvini riabilita Mario
«Abbiamo fatto diventare Cosenza un esempio di città del Mezzogiorno». Roberto Occhiuto parla indicando il fratello seduto in prima fila.
Fino a poco tempo fa non era dello stesso avviso Salvini. Il suo veto impedì al primo cittadino di Cosenza di essere candidato alla presidenza della Regione. Oggi passeggia con l’architetto tra le opere del Bocs Museum.
Però molti si chiedono perché Mario no e Roberto Occhiuto sì? A domanda precisa, il leader del Carroccio glissa con molta fantasia. «È cambiato il mondo».
In sottofondo Francesco Caruso, il candidato a sindaco preferito dagli Occhiuto. Una foto e qualche sorriso con Salvini giusto per marcare il territorio.
Granata esplode dalla Lega
Ormai è ufficiale. Vincenzo Granata, consigliere comunale di Cosenza, ha strappato la tessera della Lega. Un partito, a suo avviso, diventato «un taxi per gli ultimi arrivati».
Rincara la dose il fratello Maximiliano, presidente del consorzio Vallecrati. Sul suo blog, aspassoperlacittà.it, ha pubblicato la lista di tutti i fuoriusciti dal Carroccio. Due Granata esplosi contro la Lega.