Nicola Gratteri, la Procura di Napoli si avvicina

Il magistrato calabrese favorito per succedere a Giovanni Melillo dopo la riunione del Csm di oggi. Ora toccherà al Plenum scegliere tra lui e Giuseppe Amato

Condividi

Recenti

Il suo mandato in Procura a Catanzaro è agli sgoccioli – scadrà, dopo 8 anni, nel 2024 – ma per Nicola Gratteri potrebbe presto arrivare una sede ancora più prestigiosa: Napoli. Alle pendici del Vesuvio, infatti, c’è da riempire la casella lasciata vuota dall’addio, circa un anno fa, del procuratore Giovanni Melillo. Melillo passò alla Direzione Nazionale Antimafia, posto per il quale molti vedevano in pole proprio il magistrato calabrese. Che restò, invece, al suo posto in attesa di nuove destinazioni.

Nicola Gratteri favorito per la Procura di Napoli

E ora la nuova meta per Nicola Gratteri dopo Catanzaro, si diceva, sarà probabilmente la Procura di Napoli. Nella riunione di stamane della quinta commissione a Palazzo dei Marescialli è il suo nome ad essere emerso come il candidato migliore per il posto che fu di Melillo. Non l’unico, si badi bene, come sempre in occasioni simili. Ma la maggioranza dei voti (4 su 6) del Csm, al momento, ha indicato Nicola Gratteri come futura guida di quello che è il più grande ufficio direttivo d’Italia e d’Europa con 112 pubblici ministeri in pianta organica e 99 in servizio, competente su un territorio di quasi un milione e mezzo di abitanti.

Ora toccherà al Plenum, entro la fine del mese, stabilire su quale candidato puntare. Gratteri questa volta sembra presentarsi da favorito. Ma gli avversari da battere – Giuseppe Amato, procuratore capo di Bologna, e Francesco Curcio (Potenza) in particolare – non sono certo da sottovalutare. Così come Aldo Policastro (Benevento) e Rosa Volpe, che a Napoli coordina la Direzione distrettuale antimafia e ha fatto da facente funzioni dopo l’addio di Melillo per un anno. Nomi prestigiosi, che rendono impossibile azzardare previsioni.

La risposta del Plenum dovrà arrivare entro la pausa di inizio agosto. Se nessuna delle candidature proposte raggiungerà la maggioranza assoluta (17 voti su 33), si andrà al ballottaggio tra i due più votati. Lì a fare la differenza, più che i rispettivi curricula, saranno le correnti della magistratura e il voto dei membri laici. E il successo di oggi potrebbe rivelarsi inutile per Gratteri.

Sostieni ICalabresi.it

L'indipendenza è il requisito principale per un'informazione di qualità. Con una piccola offerta (anche il prezzo di un caffè) puoi aiutarci in questa avventura. Se ti piace quel che leggi, contribuisci.

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi in anteprima sul tuo cellulare le nostre inchieste esclusive.