Multe “pazze” ai residenti, a Cosenza è caos nelle Ztl

Centinaia di famiglie del centro di Cosenza hanno trovato nella buca delle lettere sanzioni per aver attraversato o parcheggiato in zone che a loro non sono precluse. Un errore già costato migliaia di euro

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Sarebbero più di tremila le multe “pazze” spedite in questi giorni ai cosentini residenti in ZTL. Contravvenzioni salatissime, con sanzioni che superano i 100 euro, sono recapitate a mezzo raccomandata a centinaia di famiglie che abitano nel centro cittadino. L’accusa è di aver violato i divieti di sosta e transito nelle zone a traffico limitato. Ma quasi tutti i destinatari della cartolina verde sono muniti di permesso regolarmente esposto dietro il parabrezza della propria automobile.

Porte chiuse al Comando

Dal municipio non si sono degnati sinora di emettere un comunicato per dare spiegazioni sulla valanga di verbali illegittimi. E il silenzio sta provocando non pochi disagi e preoccupazioni, soprattutto tra le persone anziane e disabili. L’accesso al Comando della polizia municipale non è consentito al pubblico fino al 31 luglio. Inoltre, a causa della scarsezza di personale, spesso al telefono non risponde nessuno.

Come presentare ricorso

Inoltrandosi nel labirinto delle reti informali, si apprende però che oltre a poter spedire (come indicato nel verbale) un’email a documentale.cosenza@pec.it, i ricorsi in autotutela devono essere inviati via pec a comunedicosenza.poliziamunicipale@superpec.eu.

Problemi tra pubblico e privato

Sulle cause del disservizio non esiste una versione ufficiale, ma pare che ci sia un problema nel “ribaltamento” dei dati. Si chiama così in gergo tecnico il versamento da un anno all’altro dei numeri di targa delle automobili munite di parking card e permesso di sosta temporanea in ZTL. Il bug nel sistema deve essersi verificato tra l’ufficio Mobilità del Comune e la società privata di gestione dei dati.

Dal portale del Comune di Cosenza si apprende che concessionaria del “Servizio e hosting per applicativi in uso al comando della polizia locale 2019-2020” è la Verbatel. Non è dato sapere se sia questa l’azienda tuttora impegnata nell’aggiornamento della banca dati alla quale attingono i vigili quando dalle videocamere a circuito chiuso rilevano un’infrazione e la verbalizzano.

Di certo, a fare due conti, la sola spedizione delle raccomandate recanti le multe illegittime è costata migliaia di euro. Ma, si sa, le dissestate casse di Palazzo dei Bruzi possono permettersi questo e altri sperperi. Tanto c’è ancora chi si ostina difendere l’affidamento ai privati dei servizi comunali.

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