Vibo, Falduto superstar: il meloniano che piace anche a Nesci & Co

La giunta di Maria Limardo perde pezzi, ma resiste alla grande l'assessore di Fdi, che distribuisce migliaia di euro all'associazione CulturaIdentità, presieduta da Pasquale La Gamba e fondata da Nino Spirlì, e al festival "Calabria delle Donne", diretto da Mariangela Preta, moglie di La Gamba, e consigliera della sottosegretaria grillina

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L’amministrazione di Vibo Valentia vive in questi giorni un forte scossone politico.
Domenico Primerano, il fedelissimo vice della sindaca Maria Limardo, ha mollato in malo modo dopo aver esternato diversi malumori.
«La conformazione dell’attuale maggioranza, la sua specifica caratterizzazione, pone il problema della mia permanenza in Giunta: essendo un tecnico, ritengo non sussistano più le condizioni della mia presenza nell’esecutivo comunale».

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Domenico Primerano, l’ex vice di Maria Limbardo

Lo ha seguito a ruota Rosamaria Santacaterina, assessora all’Istruzione e alle politiche giovanili. «Anticipo il cambiamento politico in atto» ha scritto Santacaterina alla sindaca. Siccome non c’è due senza tre, ha lasciato anche l’assessora alla Cultura Daniela Rotino.

Assessori che evaporano, assessori eterni

Nella giunta Limardo certi assessorati si sciolgono come la neve al primo sole. Invece, ce ne sono altri che sembrano intoccabili, nonostante atti che destano scalpore in città. Ad esempio, i 15mila euro dati dall’assessore al turismo a un amico di partito per il festival sovranista Culturaidentità.

Limardo e i meloniani

Parliamo di Michele Falduto, assessore con varie deleghe, tra cui Turismo, spettacolo manifestazioni ed eventi, in quota Fratelli D’Italia.
È fratello dell’avvocato Nuccio Falduto, che ha preso 1.900 preferenze con i meloniani alle ultime regionali, ex assessore comunale dell’Udc nel 2010 e poi consigliere di Pd e Fi.

Nuccio Falduto, una presenza per molti

All’atto di costituzione della sua giunta, Maria Limardo adottò uno schema per accontentare le forze politiche: due consiglieri, un assessore.
Purtroppo è più facile fare gli schemi che rispettarli. Infatti, il consigliere meloniano Antonio Schiavello ha aderito l’anno scorso a Forza Italia, di cui è diventato capogruppo. Il suo collega Antonio Curello, invece, è rimasto in Fdi, ma è del tutto autonomo rispetto al partito.

Il demansionamento d’oro

Saltato lo schema Limardo, sarebbe dovuto saltare anche il relativo assessore. Ma la sindaca non ha voluto “guastarsela” con Wanda Ferro, la commissaria regionale dei meloniani. Tutto questo, nonostante le dichiarazioni rilasciate dalla stessa Ferro subito dopo l’inchiesta Rinascita-Scott: «È opportuno che il sindaco Limardo, che gode della nostra piena fiducia, riunisca le forze di maggioranza al fine di valutare la chiusura di questa esperienza amministrativa». E val la pena ricordare che la deputata aveva ricevuto un no secco, proprio dai consiglieri di Fdi e da Falduto.

Wanda Ferro: la lady di ferro di Fdi

Quest’ultimo sta per perdere quasi tutte le deleghe, tranne quella all’Innovazione tecnologica. In altre parole, rimarrebbe assessore all’innovazione tecnologica e ai social media con un compenso di 3.835,30 euro mensili. Insomma, un demansionamento d’oro.

Michele Falduto e i soldi all’amico di partito

La determinazione della dirigente del settore Turismo, Adriana Teti (la 1048 del 14 giugno) ha stanziato 15mila euro a favore dell’Associazione Culturaidentità nella kermesse Vibo Città del Libro.
La manifestazione rientra nell’impegno di spesa di 500mila euro previsto dal decreto dirigenziale del Dipartimento turismo, marketing territoriale e mobilità della Regione, recentemente finito al centro del “gadget gate” con l’assessore, anch’esso in quota Fdi, Fausto Orsomarso.

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Pasquale La Gamba

Lo scorso 30 maggio, si legge nella determina della dirigente comunale, l’assessore al turismo Falduto «ha provveduto a trasmettere al Dirigente il programma degli eventi previsti in relazione alla nomina Vibo Città del libro» e «al contempo ha richiesto l‘attuazione di tutti gli atti relativi alla gestione dello stesso programma».
Afferma ancora la dirigente: «Per la realizzazione delle manifestazioni è necessario procedere all’affidamento dei servizi essenziali per la riuscita degli eventi». Pertanto, alla luce della richiesta dall’Associazione CulturaIdentità, si provvedeva allo stanziamento del lauto contributo per un evento allegato alla delibera della giunta numero 54 dello scorso 22 marzo, la quale aveva ricevuto il placet di tutta l’amministrazione.

Spunta La Gamba

Piccolo particolare: il referente regionale di CulturaIdentità è Pasquale La Gamba, già vicesindaco nel 2010 (quando il fratello di Michele Falduto, Nuccio, era assessore) e attuale responsabile provinciale di Fdi. Cioè lo stesso partito dell’assessore e di suo fratello, già candidato regionale. Un particolare che, stando a rumors interni all’amministrazione, avrebbe mandato su tutte le furie la sindaca Limardo.

Quando Spirlì era con Giorgia

«Si svolgeranno nella città di Vibo Valentia due giornate che mirano alla promozione turistica culturale delle identità calabresi» si legge nell’allegato alla delibera di Giunta in riferimento al VI Festival di CulturaIdentità.
Il cofondatore dell’associazione è l’ex presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì, che all’epoca era il responsabile regionale cultura di Fdi.

Spirlì, Orsomarso & co, tutti alla corte di Giorgia

Quest’ultimo, nel 2018 accolse così La Gamba: «#CulturaIdentità si arricchisce di un’altra elegante personalità, figlia di questa Terra di Calabria. Pasquale saprà nobilitare la nostra convinta lotta quotidiana contro l’arroganza e la volgarità, che stanno minando, ormai da troppo tempo, il ricco patrimonio Culturale e Identitario della regione».

Sovranisti alla carica

Una delle parole d’ordine dell’associazione è Liberare. Cioè: «Liberiamo la cultura dal regime di menzogne del politicamente corretto, dalle soggezioni conformiste della lobby radical chic e dalla globalizzazione dei cervelli”. L’altra è Riordinare, nel senso del ricominciare «dall’ovvio, dal normale, dall’ordine naturale delle cose. Rifiutiamo il finto umanitarismo livellatore, eterofobico».

La Gamba family & Nesci

Una ulteriore determina dirigenziale, sempre a firma Adriana Teti e sempre dello scorso 14 giugno, ha affidato direttamente, sempre su propulsione dell’assessore meloniano Michele Falduto, altri 15mila euro all’associazione culturale Elice per il primo premio Jole Santelli nell’ambito del Festival Calabria delle Donne, di cui è direttrice artistica la archeologa Mariangela Preta, moglie del citato La Gamba e consigliera per il patrimonio culturale della sottosegretaria al Sud in quota M5S, Dalila Nesci.

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L’archeologa e la sindaca: da sinistra, Mariangela Preta e Maria Limardo

Sul piede di guerra i consiglieri comunali di M5S, Pd, Progressisti per Vibo e Coraggio Italia. Questi gruppi chiedono in una nota: «Non essendo stata fatta una manifestazione di interesse, i rapporti tra l’assessore al ramo di Fratelli D’Italia e le associazioni hanno inciso su tali scelte?». Piccolo particolare: non hanno firmato il comunicato i due consiglieri comunali di Vibo Democratica Marco Miceli e Giuseppe Policaro. I due, guarda caso, sono, come Preta, consiglieri di Nesci. Tace, invece, la sindaca.

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