Cento anni di storia vissuti attraverso i personaggi di Maria Feoli, autrice del libro Il Lume azzurro, edito da Albatros. Una vicenda che si snoda tra i vicoli di Morano Calabro, uno dei paesi più belli d’Italia. È una vicenda dove le protagoniste sono essenzialmente le donne, il vero motore di questo romanzo. Il libro è stato presentato giovedì pomeriggio a Villa Rendano.
Leggendo si compone un «mosaico di piccoli personaggi che danno un senso al romanzo corale. Personaggi ben caratterizzati da Maria Feoli. Ma questo è un libro che ci ricorda anche le nostre tradizioni. E riannoda i fili della grande storia che si insinua nelle persone che vivono in un piccolo paese del Pollino. Una storia dove le donne occupano un posto centrale».
È quanto ha sottolineato Linda Catanese, consigliera del CdA della Fondazione Attilio e Elena Giuliani. Alla presentazione del libro erano presenti anche Walter Pellegrini e Francesco Kostner, rispettivamente presidente e consigliere d’amministrazione della Fondazione Giuliani.
Maria Feoli ha raccontato il contesto in cui è nata la sua opera: «Vivevo a Morano e giravo nei vicoli del paese. E quei pomeriggi con mia nonna davanti al caminetto acceso sono stati una fonte di ispirazione. Mia nonna sapeva raccontare storie, riusciva a farmi vedere le cose, descriveva personaggi e ambienti».
«Quello della Feoli è un libro che nasce da una narrazione reale. Una storia dell’anima, del cuore, una saga familiare». Sono parole espresse da Antonietta Cozza, consigliera delegata alla Cultura del Comune di Cosenza.
«Mi hanno conquistato – ha affermato la giornalista Rai, Gabriella D’Atri – i personaggi femminili, la loro resilienza e capacità di adattarsi. Ho visto le battaglie per l’emancipazione femminile nella tenacia della giovane Elisa. Questo libro ti porta dentro le case di Morano».