La grande “classica” per ricordare i maestri De Bonis

Mostra, concerti e masterclass ospitati a Villa Rendano. Un festival per non disperdere gli insegnamenti dei famosi liutai bisignanesi

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Chitarre e violini De Bonis sono stati protagonisti per tre giorni a Villa Rendano con una mostra davvero suggestiva. Tre giorni – animati anche da concerti e masterclass – dedicati a ricordare l’arte dei famosi liutai di Bisignano che hanno costruito strumenti per artisti di fama internazionale.
Ad aprire le danze del De Bonis Music Festival è stato Walter Pellegrini, presidente della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani: «Noi vogliamo trasmettere cultura, conoscenza e competenze. Ecco perché ho raccolto l’invito del sindaco di Cosenza per rendere attuale l’insegnamento del maestro De Bonis. E poi mi piace pensare all’incrocio culturale di questi giorni con gli strumenti del famoso liutaio e il pianoforte di Alfonso Rendano. Tutto questo nella stanza della musica dove siamo pronti ad ospitare laboratori artigianali e masterclass».


Da sinistra: il sindaco di Bisignano, Francesco Fucile; il presidente della Fondazione Attilio e Elena Giuliani, Walter Pellegrini; il maestro Angelo Arciglione; il maestro liutaio e presidente di Ali (Associazione liutai italiani), Lorenzo Frignani; il maestro Yuri Crusco, uno dei coordinatori del De Bonis music festival

«Insegnare al mondo – ha detto Lorenzo Frignani, maestro liutaio e presidente di Ali (Associazione liutai italiani) – la bellezza dell’Italia. La questione De Bonis purtroppo è circoscritta al territorio. Eppure è una famiglia con 250 anni di storia. È una tradizione che va in tutte le maniere valorizzata e sostenuta».

Yuri Crusco, maestro di chitarra di stanza a Ginevra e coordinatore del Festival insieme a Pietro Morelli – ha annunciato la creazione di un progetto editoriale (un libro e un disco) sulla tradizione dei De Bonis.
Il sindaco di Bisignano, Francesco Fucile, paese natale di Nicola e Vincenzo De Bonis, ha invece anticipato la creazione di una borsa di studio per ragazzi che suonano la chitarra legando tutto alla tradizione dei maestri liutai.

Il maestro Angelo Arciglione – presidente dell’associazione Amici della musica di Acri – ha parlato della storia dei De Bonis come «patrimonio dell’intera Calabria».

Gli strumenti di De Bonis erano lì per essere suonati. E così è stato con il concerto del Duo Giacomantonio – composto dai violinisti Alessandro Acri e Annastella Gibboni.
Due appuntamenti musicali sono stati di scena al Museo dei Brettii e degli Enotri: i concerti che hanno visto protaginisti il chitarrista Davide Piluso e il De Bonis Guitar Duo.
Di altissimo livello la masterclass – per tre giorni a Villa Rendano – di Stefano Grondona, allievo di Andreas Segovia.

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