La notizia che tutti a Cosenza aspettavano è arrivata. Con tutta calma, ma è arrivata. Il Chievo è fuori dalla serie B e dal calcio professionistico, respinto anche dal Tar del Lazio il suo ricorso per chiedere l’iscrizione al campionato. Troppe le inadempienze dei veronesi con il fisco, anche il tribunale amministrativo ha confermato quanto già ampiamente sancito dalla giustizia sportiva. Niente più X sul calendario della Serie B 2021/2022, la casella finora vuota ha un nuovo inquilino: la società di Eugenio Guarascio.
Si chiude così una telenovela prolungatasi fin troppo, per la strana decisione della Figc di non dare seguito immediato a quanto stabilito a più riprese dai suoi organi a luglio. Una prudenza, quella di Gabriele Gravina e i suoi, apparsa ingiustificata agli occhi di molti e rivelatasi superflua. La decisione della sezione I-Ter del Tar del Lazio non si discosta da quelle già arrivate, per cui niente sospensiva al provvedimento di esclusione come richiesto dal Chievo. Niente procedura d’urgenza come volevano i veneti. Infondato il reclamo avverso la sentenza emessa dal Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. Il provvedimento fissa l’udienza in camera di consiglio nei tempi stabiliti dal giudice. Ora la Figc dovrà ratificare la decisione, poi per il Cosenza sarà serie B.
Sarà la quarta stagione consecutiva per i Lupi tra i cadetti, la seconda di fila per merito dei gialloblù. La penultima stagione, infatti, si era chiusa in trionfo grazie a un goal last minute del clivense (ma cosentinissimo) Luca Garritano, che aveva evitato al Cosenza i playout dopo una rincorsa da record. In quest’ultima, invece, è stato l’autogol di Campedelli e i suoi a spalancare le porte per una permanenza in B che il Cosenza non aveva fatto nulla per meritare sul campo.