Nove delibere di Giunta nello stesso giorno tutte annullate, con ogni probabilità, a Cosenza non si erano mai viste finora. Ma per tutto c’è una prima volta e a intestarsi il record sono Franz Caruso e i suoi assessori. Sono loro i protagonisti di una seduta (e dei relativi atti) che, forse perché si è svolta l’1 aprile, sembra quasi uno scherzo. Se finora i cittadini conoscevano concetti come il silenzio-assenso adesso dovranno confrontarsi con uno ben più all’avanguardia: i presenti-assenti.
La Giunta del primo aprile a Cosenza
Ma torniamo alla Giunta dell’1 aprile, perché quel giorno a Palazzo dei Bruzi c’era parecchio di cui parlare. Tant’è che di sedute se ne sono tenute due, una la mattina e l’altra il pomeriggio. Gli argomenti all’ordine del giorno erano, appunto, nove:
- il programma della Fiera di San Giuseppe 2022
- il regolamento sugli oneri di urbanizzazione
- la firma di un protocollo green
- gli scuolabus
- gli interventi contro il rischio frana a via Petrarca
- la gestione del canile
- la donazione di una statua in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ’43
- l’attivazione del tempo pieno in un grosso istituto scolastico cittadino
- la necessità di un prelievo inatteso di circa 350.000 euro dalle (magre) riserve comunali.
Presenti e assenti
In sala c’è anche il neo segretario generale Virginia Milano, oltre a buona parte degli assessori. Nell’elenco dei partecipanti in ognuna delle nove delibere che produrrà la seduta si legge che a mancare sono solo Maria Teresa De Marco e Francesco Giordano. Gli altri otto – Franz Caruso incluso – stando alla lista rispondono tutti «presente» all’appello, anche se un paio collegandosi via internet da altrove. I due in videoconferenza sono Massimo Battaglia e il vice sindaco Maria Pia Funaro. O, meglio, sarebbero. Dieci giorni dopo dall’albo pretorio si apprende che in realtà Battaglia era assente. E che in sala – tantomeno in collegamento – non c’era neanche Veronica Buffone.

Gli assessori scomparsi
Tutto sbagliato, tutto da rifare quindi. La Buffone in sala potrebbe essere stata un ologramma capace di ingannare i colleghi. O, più semplicemente, la X nella sua casella è finita per sbaglio su “presente”, può capitare. Battaglia potrebbe aver finto di partecipare da principio, per poi spegnere webcam e microfono e dedicarsi ad altro, salvo venire scoperto o confessare a distanza di giorni. Se una X al posto sbagliato, poi, può capitare, perché non due? Nel secondo caso, però, si accompagna alla scritta «Si precisa che il Vice Sindaco Maria Pia Funaro e l’Assessore Massimiliano Battaglia partecipano alla seduta in video-conferenza, ai sensi dell’art. […]» e l’ipotesi della crocetta fuori posto perde un po’ di credibilità.
Giunta, Consiglio e regole anticovid a Cosenza
L’assessore allora, forse, potrebbe essere assente per un’altra ragione: con la fine dello stato d’emergenza il 31 marzo dovrebbe venir meno la possibilità di partecipare alle Giunte da remoto. Per il Consiglio comunale e le commissioni consiliari è così, lo aveva comunicato il presidente dell’aula Catera, Giuseppe Mazzuca, ai colleghi il 29 marzo. Permettere la Giunta (una dozzina di partecipanti, burocrati inclusi) a distanza e obbligare al Consiglio (una quarantina abbondante di politici a cui aggiungere uscieri, funzionari, municipale, giornalisti, eventuale pubblico) in presenza nello stesso comune dà l’idea del controsenso. L’assenza di Battaglia “perché in collegamento dopo il 31 marzo” parrebbe più plausibile, quindi.
Non c’è due senza tre?
Fatto sta che una raffica di annullamenti si abbatte sulle delibere del primo aprile. Tutti riportano come motivazione l’utilizzo di una «dicitura errata». Per rimarcare il concetto, nel caso non si capisca, gli uffici ci inseriscono pure qualche refuso extra: «assessori M. Battaglia e V. Buffone solo (sic) assenti», «in quanro asessori (sic) M. Battaglia e V. Buffone solo assenti». Fino al capolavoro: «annullato per dicitura errata assesssori (sic) M.Battaglia e», con Buffone scomparsa di nuovo. E pazienza se gli assenti erano di più e uno di loro era dato per presente.
Se fosse davvero stata la partecipazione a distanza a non valere per Battaglia, infatti, allora sarebbe stata assente (almeno in teoria) anche Funaro, collegata da remoto come il collega secondo i documenti. Fosse così, andrebbero annullati pure gli annullamenti. E annullare l’annullamento di un atto non farebbe tornare valido l’atto stesso? A quel punto toccherebbe anche annullare le nove delibere approvate oggi per sostituire le vecchie? Sembra roba da Le 12 fatiche di Asterix. Ma ci scapperebbe l’ingresso nel Guinness dei primati.
La realtà è un’altra ancora. Innanzitutto, alle sedute non ha mai partecipato nessuno in video-conferenza, né la mattina né il pomeriggio. Durante la prima, in cui si è parlato di tutto tranne della Fiera, c’erano tutti fisicamente, tranne De Marco e Giordano. Alla seduta del pomeriggio, invece, mancavano in quattro: gli assenti di qualche ora prima, più Battaglia e Buffone. E Funaro era presente sul posto entrambe le volte, anche se nelle motivazioni degli annullamenti nessuno ha ritenuto di citare l’errore che la faceva figurare in videoconferenza. Questa l’ultima versione ufficiale sull’albo pretorio, stando alle delibere ripubblicate. A meno che non annullino anche quelle, s’intende.