«Oggi mi costa non poter fare il mio ingresso sedendomi sulla sedia episcopale in Cattedrale, è un piccolo dispiacere. Vengo da una diocesi in Puglia in cui avevo la Cattedrale chiusa per restauri, ma con la differenza che erano restauri di qualche mese, mentre qui ho capito che servirà diverso tempo. Mi sono già affacciato dall’Episcopio: è una brutta visione, chiusa e abbandonata. La voglio prendere come una sfida. Non so per quali problemi sia chiusa, li posso immaginare, ma farò di tutto perché torni a splendere».
Cinque anni dopo
Domenica 9 gennaio era il giorno di insediamento di monsignor Claudio Maniago nella Diocesi di Catanzaro-Squillace. Il nuovo arcivescovo metropolita non si era nemmeno presentato alle autorità cittadine e già commentava con amarezza lo stato dell’arte sulla riapertura del Duomo, attesa ormai da un quinquennio. A seguito del crollo di parte del soffitto, infatti, l’edificio è chiuso da gennaio del 2017. Cinque lunghissimi anni che, dopo una serie di indagini tecniche sulla struttura e il suo interno, non sono bastati per veder partire i lavori di messa in sicurezza e di restauro. In compenso la piazza antistante e l’entrata del Duomo stesso, recintate da pannelli, sono diventate un parcheggio di auto affastellate l’una sull’altra.

L’anniversario saltato
Negli ultimi giorni del 2021 ricorrevano i 900 anni dalla costruzione della Cattedrale di Catanzaro, nessuno però ha potuto festeggiare. Era il 1121 quando Papa Callisto II la consacrò dedicandola a Santa Maria Assunta ed agli apostoli Pietro e Paolo. Numerose le stratificazioni di stili che, di restauro in restauro, nel corso dei secoli ne hanno modificato l’aspetto originario. La Cattedrale di Catanzaro subì poi una ulteriore trasformazione per i pesanti danni causati dai bombardamenti degli Alleati nel 1943. A inizio 2017 il crollo e la chiusura, con i lavori di somma urgenza per rimuovere l’impianto del campanile e l’area recintata e interdetta al pubblico.
Le indagini sulla Cattedrale

Il segretariato regionale del Ministero della Cultura, diretto da Salvatore Patamia, ha commissionato una serie di indagini conoscitive. Prima di avviare il restauro, ditte specializzate, dipartimenti universitari, tecnici e professionisti hanno dato il loro parere tecnico e scientifico sulle condizioni della chiesa, predisponendo la documentazione ed effettuando i rilievi necessari a far sì che l’edificio riapra. Nel frattempo si è arrivati all’estate scorsa, quando Invitalia ha finalmente pubblicato un bando per i lavori di restauro. Solo che riguarda solo la loro progettazione per il momento.
L’attesa si allunga
A settembre sono scaduti i termini per presentare le offerte. Dall’ufficio stampa di Invitalia sostengono che «nelle prossime settimane» dovrebbe arrivare anche l’aggiudicazione definitiva, salvo ricorsi, con la scelta dei progettisti. Il soggetto vincitore avrà 135 giorni per consegnare gli elaborati finali, poi toccherà rimettersi in attesa. A quel punto, infatti, bisognerà aspettare un nuovo bando, quello per affidare i lavori di restauro veri e propri. In sostanza, sembra che nella migliore delle ipotesi i cantieri apriranno a fine anno, quindi per riaprire il Duomo al pubblico servirà altro tempo. A pagare gli interventi di restauro saranno la Regione e il Ministero della Cultura, che hanno stanziato oltre 6 milioni di euro. Il Vaticano, invece, non pare nutrire grande interesse per la questione, al punto che il nuovo arcivescovo si è sentito in dovere di alzare la voce. Chi vincerà la gara, insomma, avrà gli occhi di Maniago puntati addosso.
Niente adeguamento antisismico
«Perché ancora non abbiamo la progettazione finale? Stiamo terminando – dice Patamia – le offerte tecniche della gara. La Cattedrale di Catanzaro – continua – sta crollando e bisogna partire dalle fondazioni, è stato fatto perciò un grande lavoro di diagnostica. Per tre mesi è stato tutto bloccato perché sono state trovate delle ossa umane all’interno della chiesa. È intervenuta la Procura: si trattava di alcuni preti sepolti lì nell’800. Non sarà possibile l’adeguamento antisismico, la struttura presentava ricostruzioni abusive e non conformi. Ma ci sarà un importante miglioramento in questo senso: la reputo una grande soddisfazione perché questo sarà un caso scuola». E le macchine parcheggiate nel piazzale antistante il Duomo di chi sono? «Per motivi di sicurezza abbiamo fatto un accordo con la Guardia di Finanza e ci mettono le loro auto».
Quando riaprirà la Cattedrale?
La piazza sarà probabilmente più sicura così, ma lo stesso non si può dire del destino dei fedeli che vorrebbero riavere la loro Cattedrale. La Catanzaro cattolica era già scossa dalle dimissioni, improvvise e senza alcuna spiegazione, dell’ex vescovo Vincenzo Bertolone nei mesi scorsi. I 5 anni – per ora – con il Duomo a porte chiuse non contribuiscono ad aumentare il buon umore nella comunità. Il crollo della struttura, dichiarata di interesse culturale e sotto vincolo, era solo un piccolo campanello d’allarme dei problemi attuali. Quanto tempo dovrà passare ancora prima di poter vedere riaperta al culto la Cattedrale?