Il cardinale Pietro Parolin a Cosenza: Duomo centro di fede e di importanza civile

Il segretario di Stato vaticano è stato nella città dei bruzi per la celebrazione degli ottocento anni della cattedrale

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«Oggi è una data importante: si celebrano gli 800 anni da quando la Cattedrale di Cosenza è stata consacrata ed è diventata un centro di fede ma anche di importanza civile proprio per la dimensione sociale che ha ricoperto nel corso degli anni. Credo che oggi debba sentirsi in festa tutta la città». Sono parole pronunciate dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, parlando con i giornalisti a margine della celebrazione.

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Il cardinale Pietro Parolin e il vescovo di Cosenza Francesco Nolé (ultimo a destra)

L’alto prelato ha celebrato la santa messa in piazza XV Marzo. Sempre a margine della celebrazione per gli ottocento anni dalla dedicazione delle cattedrale ha toccato temi fondamentali come la guerra in Ucraina: «Il Papa ha usato parole veramente forti per sottolineare l’assurdità del conflitto. Accanto a questo, naturalmente, c’è tutta l’azione umanitaria della Chiesa e i tentativi che la Santa Sede sta facendo anche a livello diplomatico. È stata avanzata l’offerta di trovare una soluzione alla quale però, al momento, non è stata data risposta».

Il segretario di Stato vaticano si è espresso anche in merito ai mutamenti innescati dalla pandemia da Covid 19: «Il Papa ha sempre detto che dopo la pandemia non saremo stati più uguali. Se ne potrà uscire migliorati o peggiorati. Difficile oggi fare un bilancio di quanto è accaduto, anche perché siamo ancora in tempo di pandemia. Speriamo davvero che queste vicende così dolorose possano aiutarci a riscoprire i valori spirituali e sentirci tutti nella stessa barca, solidali gli uni con gli altri».

 

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