Calcio: Cosenza riammesso in B, addio alla favola Chievo

La giustizia sportiva conferma quanto già stabilito nei giorni scorsi e punisce i veronesi: per i rossoblù è il ritorno alla serie cadetta dopo la retrocessione della scorsa stagione

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Il Cosenza torna in serie B e il Chievo saluta il calcio professionistico. È arrivata in serata la notizia che tutti nel capoluogo bruzio aspettavano. Niente più retrocessione per i rossoblù, nonostante la società e la squadra abbiano fatto di tutto per meritarla nella passata stagione. I Lupi, salvo ulteriori inversioni di rotta della Lega dopo lo scontato ricorso dei veronesi al Tar, tornano in serie cadetta senza passare dalla C in cui erano precipitati a fine campionato. A tirarli fuori dal baratro, proprio come l’anno scorso, sono stati ancora i gialloblù, stavolta per problemi economici.

La decisione a Roma

I legali della Figc nel pomeriggio hanno chiesto la conferma dell’esclusione dei veronesi, ribadendo la posizione già espressa dalla Covisoc. La tesi che hanno sostenuto è che non potevano esserci trattamenti di favore per il Chievo, visto che le altre società hanno rispettato le tempistiche fissate per tutti. Gli avvocati clivensi, dal canto loro, hanno portato avanti la tesi secondo cui gli arretrati accumulati tra il 2014 e il 2018 dalla società non avrebbero implicato in automatico l’esclusione della squadra dalla serie B. Alla fine il Collegio di Garanzia ha ritenuto che la ragione l’avesse la Figc e, di riflesso, il Cosenza.

I problemi del Cosenza restano

A prescindere dal successo di oggi, i problemi per il Cosenza Calcio restano identici a ieri. La strappo tra i vertici societari e la tifoseria non sembra ricucibile: la stagione fallimentare appena conclusa e il successivo, prolungato e ingiustificabile silenzio del presidente Guarascio sulle prospettive per il 2021/2022 non si cancellano con una sentenza, positiva o meno che sia. La programmazione rimane, come da diversi anni a questa parte, un’illustre sconosciuta a via degli Stadi. Il nuovo ds è arrivato nei giorni scorsi, l’allenatore non c’è ancora. Quanto ai giocatori, la rosa al momento non è sufficiente nemmeno a organizzare una partitella amatoriale tra amici, figuriamoci affrontare un ritiro e un campionato ormai alle porte. E se la questione non era di poco conto per una squadra di C, figuriamoci per una di B.

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