Dieci anni senza Alessandro Bozzo: due giornate per non dimenticarlo

Il 12 e 15 marzo a Marano Principato e Cosenza momenti di riflessione sul precariato e il futuro del giornalismo: si parte con un monologo tratto dal libro di Lucio Luca “Quattro centesimi a riga”, poi l’incontro con le scuole e un dibattito pubblico

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Dieci anni senza Alessandro Bozzo. Cosenza ricorda il giornalista scomparso tragicamente il 15 marzo 2013: due giornate e tre momenti di riflessione sulle difficoltà di fare il cronista in Calabria (ma non solo) e, più in generale, sul precariato imperante non soltanto nelle redazioni.

Un reading a Marano Principato

Si parte domenica 12 marzo a Marano Principato, luogo in cui il giornalista si tolse la vita: alle 18 nell’auditorium del centro di aggregazione giovanile “Cesare Baccelli”, l’attore Salvo Piparo e il musicista Michele Piccione metteranno in scena la pièce Volevo solo fare il giornalista – La storia di Alessandro Bozzo tratta dal libro Quattro centesimi a riga (ed. Zolfo, 2022) di Lucio Luca, giornalista de La Repubblica che da anni segue il caso Bozzo, al quale aveva già dedicato un primo libro, L’altro giorno ho fatto quarant’anni (Laurana editore, 2018).

Il reading era stato presentato in una versione embrionale al festival Trame di Lamezia Terme nel 2019: ora il monologo – nella versione arricchita dall’apporto di un polistrumentista – assume una forma più strutturata, e vanta già repliche in tutta Italia, dal Festival delle Idee di Venezia al congresso nazionale della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, a Riccione: qui il monologo dedicato ad Alessandro Bozzo viene scelto come storia paradigmatica, nella speranza che il suo esempio «non rimanga confinato in Calabria ma diventi il simbolo del futuro sempre più a rischio dell’informazione».
A inizio 2023 lo spettacolo è stato replicato alla Camera del Lavoro di Milano.

Gli appuntamenti di Cosenza

Mercoledì 15 marzo ci si sposterà a Cosenza per un’intera giornata che prenderà il via alle 10 a Villa Rendano con le scuole superiori cittadine, mentre alle 17 il Museo dei Brettii e degli Enotri ospiterà un dibattito a più voci sulla libertà di stampa e su temi che, dopo un decennio, restano ancora attualissimi: dal precariato alle ingerenze della politica nel lavoro delle redazioni, dalle querele temerarie al futuro dell’informazione.

La mattina, dopo i saluti di Walter Pellegrini, presidente della Fondazione Attilio e Elena Giuliani, e di Franco Mollo in rappresentanza del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”, con l’autore Lucio Luca dialogheranno la consigliera comunale di Cosenza con delega alla Cultura, Antonietta Cozza, e l’assessore alla Cultura di Marano Principato, Lia Molinaro: con loro Marianna Bozzo, sorella di Alessandro, e i giornalisti Rosamaria Aquino ed Eugenio Furia. In platea gli studenti del liceo scientifico “E. Fermi” di Cosenza, del Polo scientifico Brutium, delle scuole secondarie di Marano Principato e dell’istituto comprensivo di Cerisano che hanno letto e avviato una riflessione sul libro Quattro centesimi a riga (le copie sono state donate da Paolo Tucci di Gap Life srl).

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VIlla Rendano, sede della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani

Nel pomeriggio, invece, il sindaco di Cosenza Franz Caruso aprirà facendo gli onori di casa, seguiranno i saluti del suo omologo principatese, Pino Salerno, e di Raffaele Zunino in rappresentanza del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”. Moderati da Antonietta Cozza, accanto a Lucio Luca, Marianna Bozzo e Rosamaria Aquino interverranno Francesco Graziadio, consigliere comunale e giornalista, e Francesca Lena, presidente dell’Istituto Studi Storici.

Alessandro Bozzo, un esempio da non dimenticare

Con il sostegno dell’Istituto per gli Studi Storici, del Centro turistico Giovanile di Marano Principato, del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” e della Fondazione Attilio e Elena Giuliani oltre che della libreria Raccontami, l’iniziativa segna anche un’importante sinergia istituzionale tra l’amministrazione comunale bruzia e il centro appena alle porte del capoluogo, interessato da una rinascita culturale nella quale si iscrive la recente inaugurazione della biblioteca intitolata al geo-archeologo Gioacchino Lena. Marano Principato è stato, peraltro, il primo soggetto a entrare nel patto intercomunale “Città che legge” approvato l’estate scorsa dalla giunta di Cosenza.
Le due giornate ospitate tra Cosenza e Marano principato saranno un modo per celebrare i cinquant’anni di Alessandro e ribadire che il suo esempio non deve essere dimenticato.

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