Caruso e Rende: divisi nelle liste, meno nelle idee

I programmi dei due sfidanti non si discostano molto l'uno dall'altro, alimentando i dubbi sul perché di una spaccatura che favorisce il centrodestra. E hanno un punto in comune: cancellare l'esperienza targata Occhiuto con scelte diametralmente opposte a quelle del sindaco uscente

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Il centrosinistra arriva diviso alla linea di partenza, ma con programmi non troppo diversi. Segno che a separare non sono le idee quanto una certa predisposizione ai personalismi. Franz Caruso e Bianca Rende dunque l’uno contro l’altra, suscitando l’ottimismo dell’altro Caruso, quello di Occhiuto.

Quel che i due candidati vorrebbero fare della città è raccontato nelle loro proposte: stringate e sintetiche quelle di Rende, più dettagliate quelle dell’avvocato sostenuto dal Pd. Comprensibilmente non mancano punti coincidenti, come la preoccupazione per le condizioni della casse comunali, prosciugate dal dissesto firmato Occhiuto.

Verità sul bilancio

Per far fronte alla voragine che erediterà chiunque vada a sedersi sulla poltrona di sindaco, Bianca Rende propone di utilizzare «con correttezza e trasparenza» le risorse del Pnrr, mentre Caruso pensa anche a costruire un «percorso di verità sul dissesto», che spieghi ai cittadini come si sia arrivati al fallimento della città, «segnalando situazioni anomale agli organi competenti». Per entrambi i candidati la preoccupazione sembra essere quella di dire: se vinciamo e troviamo le casse saccheggiate, sappiate che non siamo stati noi.
Un assillo del tutto comprensibile, perché le cose da fare per risanare la città sono parecchie, ma «gli effetti di questo dissesto sono e saranno sulle spalle dei cosentini per diversi anni».

Più acqua nelle case

Da dove partire? Per esempio da uno dei temi più urgentemente avvertiti dai cosentini: l’acqua. Per Rende e Caruso serve un nuovo servizio idrico. La candidata pensa a coinvolgere «i competenti dipartimenti dell’Unical per risolvere definitivamente la questione idrica cittadina». Caruso è più cauto e immagina tappe di avvicinamento alla soluzione, anche con un’App attraverso la quale i cittadini saranno avvisati «sulle variazioni della fornitura idrica». Sarà grande motivo di soddisfazione per i cosentini leggere sul proprio telefonino quando non potranno lavarsi. Ma, a parte ciò, l’idea forte è quella di dare vita a un “Servizio idrico integrato in Calabria”, mentre per adesso si tratterà di razionalizzare le risorse idriche, facendo in mondo che «nessun quartiere resti sfavorito rispetto ad altri».

Welfare e rifiuti

Grandi novità pure per i rifiuti. Per Bianca Rende infatti deve essere «ripensato il sistema di raccolta e riorganizzato attraverso sistemi innovativi e alternativi», visto che per la candidata la raccolta “porta a porta” ha fallito. Di opinione diversa è invece il candidato del Pd, per il quale quel metodo va proseguito, ma implementandolo con «isole ecologiche a scomparsa».

Per due candidati che rivendicano radici riformiste, il welfare è terreno strategico. Il diritto alla casa e a una vita dignitosa, per esempio, questioni che la Rende vuole affrontare «partendo dal censimento del bisogno abitativo, di servizi socio sanitari… per corrispondere con progetti mirati», mentre per Caruso la risposta potrebbe giungere dal Recovery Found, per «incrementare la squadra e la struttura» dei servizi sociali.

Dimenticare Occhiuto

Per entrambi i candidati è necessario dimenticarsi della favola di Alarico e puntare su identità culturali autentiche, come «gli 800 anni della cattedrale di Cosenza», come suggerisce Bianca Rende. O sulla nascita di un «Ufficio dell’Immaginazione pubblica, per i giovani o le associazioni che hanno idee per Cosenza vecchia», promette Caruso, avanzando una proposta che però già nel nome, pare una cosa piuttosto effimera.

Per il centrosinistra disunito sui nomi, ma coerente sulle idee, si tratta di far rivivere la città dopo dieci anni di governo Occhiuto. E di farlo partendo proprio dalle cose più care all’architetto sindaco uscente. Rende infatti pensa al «ripristino della viabilità su Viale Mancini e via Roma e al ridisegno – attraverso concorso di idee- di piazza Bilotti, dell’area ex Jolly e piazza Riforma». Caruso vorrebbe dare vita ad un “Ufficio per la vivibilità dei luoghi”, «con delega a ricevere tutte le segnalazioni che riguardano situazioni di degrado», mentre per rendere più alberata la città, saranno assunti «lavoratori verdi».

Stesse parole, voci differenti

Il tema rovente della sanità pubblica non manca. Il centrosinistra a guida Franz Caruso pensa ai fondi del Piano di risanamento di Draghi, grazie al quale annuncia potrebbero essere realizzate strutture sanitarie di prossimità, ben tre in città, mentre il nuovo ospedale verrebbe costruito a Vaglio Lise, capovolgendo le intenzioni dell’amministrazione uscente. E poi integrazione, solidarietà, digitalizzazione e commercio. Il centro sinistra dice le stesse parole, ma con due voci differenti.

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