Un po’ greco, un po’ beat: l’Ulisse on the road sulle strade della Calabria

Tra mito e realtà il nuovo viaggio della Compagnia Officine Joniche Arti nell'ultima drammaturgia di Katia Colica

Condividi

Recenti

Il tema del viaggio richiama da sempre alle avventure di Ulisse lungo il ritorno verso Itaca. Poi, grazie a James Joyce, abbiamo spostato l’attenzione dal poema di Omero al viaggio interiore dell’uomo moderno: non più eroe, ma antieroe raccontato nelle sue inquietudini e debolezze. Su tutto rimane il valore del mito, di storie che, pur in una nuova narrazione attualizzata, suscitano profonde riflessioni alla stregua dei testi classici.
Con i poeti della Beat Generation, poi, abbiamo imparato che il viaggio è una ricerca sfrenata di libertà nel più completo rifiuto delle convenzioni sociali. Jack Kerouac, nel romanzo On the Road del 1951, restituisce con la sua narrazione autobiografica l’immagine della gioventù ribelle americana. Lo stesso Lawrence Ferlinghetti – l’ultimo poeta beat, morto nel 2021 a 101 anni – è ricordato come l’Ulisse on the road, lui che trasformò il viaggio in una ricerca interiore di ciò che è umanamente eterno, in una poetica fatta di parole, incontri e paesaggi.

Da un Ulisse on the road all’altro

Ulisse on the road è anche il titolo della drammaturgia con cui Katia Colica porta in scena, oltre all’eroe omerico e il suo viaggio, anche Penelope, Circe e Poseidone. Impossibile non coglierne le influenze beat, così come le suggestioni di libertà nelle interpretazioni della compagnia Officine Joniche Arti, attualmente in tour nei teatri calabresi. I protagonisti sono Americo Melchionda, Kristina Mravcova, Maria Milasi – che oltre al ruolo di Circe ha curato la regia – e Andrea Puglisi.

omero-donne-miti-reading-teatrale-katia-colica
Katia Colica

La scena si apre durante una tempesta che coinvolge i protagonisti, tutti indistintamente. Ma le onde che si agitano mentre si sentono i rumori dei tuoni e si vedono i bagliori dei lampi, non colgono tutti in mezzo al mare. Ognuno è esattamente nel luogo in cui dovrebbe stare: il palazzo, la nave, l’isola, il trono. Una tempesta che più che investire i corpi, insomma, travolge stati d’animo. Le emozioni, così, diventano parole, monologhi o dialoghi illusori tra i personaggi.
Circe parla con Penelope, quest’ultima con Ulisse che, a sua volta, non può fare a meno di rivolgersi alla sua seduttrice. Tutto mentre il terribile Poseidone si rivolge a Circe, ma in realtà dialoga effettivamente solo con Penelope.
Tutti (o quasi) dialoghi che sono solo fenomeni della coscienza, flussi di pensieri che si alternano in un botta e risposta metafisico, parole spinte oltre la realtà in grado di raggiungere le dimensioni oniriche e surrealistiche tipiche della poetica di Katia Colica.

Tutta colpa di Poseidone

Il viaggio vede i personaggi fermi in ruoli definiti: un eroe valoroso che vuole tornare a casa dopo dieci anni in guerra a Troia; una moglie paziente che attende il ritorno del padre di suo figlio; una maga capace di rendere schiavi gli uomini, colpevoli di essere preda dei loro stessi istinti; un dio potente ostinato a smuovere le acque e la terra.
A determinare le vicende in Ulisse on the road è proprio il temperamento di questo dio vendicativo, violento e irascibile. Poseidone rappresenta l’Olimpo, il mare e l’oltretomba, ma anche il passato, il presente e il futuro.
È il bravo attore catanese Andrea Puglisi a prestare il volto al figlio di Crono. Lo fa attraverso un’interpretazione istrionica, in cui i comportamenti manipolatori e seduttivi che esercita (soprattutto verso Penelope) si mescolano a una certa ironia così da rendere il personaggio ancora più cinico agli occhi del pubblico.

ulisse-on-the-road-scena
Un momento dello spettacolo della conpagnia Officine Joniche Arti

Ulisse on the road: un viaggio alla ricerca di se stessi

Il Poseidone di Puglisi è un dio che parla, presenta il suo punto di vista, riportando alla contemporaneità tutti i personaggi nel loro rapporto con il mito.
In realtà si potrebbe vedere Poseidone come il vero protagonista della storia. È lui a scatenare la potenza del mare mentre è seduto sul suo trono o detta il ritmo semplicemente battendo il tempo su una tanica militare di metallo.
Il tridente in Ulisse on the road, con un chiaro rimando alla simbologia del pomo della discordia, ha ceduto il suo posto ad una mela che viene lentamente consumata, così come si consumano le vicende degli altri personaggi sulla scena.

Poseidone, figura mitologica di assoluta attualità, rappresenta i potenti, i dispotici, i prepotenti, tutti quelli che creano scintille pronte a scoppiare con le conseguenze inevitabili che conosciamo. L’atteggiamento di questo dio sopraffattore è determinante per lo sviluppo di una vicenda che si appropria dei destini altrui, spingendoli verso un viaggio fatto di insidie, ma capace di riportarli alla scoperta della loro stessa profondità.

Sostieni ICalabresi.it

L'indipendenza è il requisito principale per un'informazione di qualità. Con una piccola offerta (anche il prezzo di un caffè) puoi aiutarci in questa avventura. Se ti piace quel che leggi, contribuisci.

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi in anteprima sul tuo cellulare le nostre inchieste esclusive.