Ettore Petrolini è stato tra i più grandi attori ed autori del teatro comico italiano. La sua originalità si è espressa soprattutto con vena satirica in parodie e comicità, tra macchiette dei teatri minori e personaggi di operette e riviste di varietà che hanno trovato posto nelle sue commedie. Molti monologhi, per fortuna incisi su dischi dell’epoca, danno modo ancora oggi di apprezzare la modernità della sua irridente verve comica.
Ma Petrolini fu anche interprete di cinque film tra il 1913 e il 1931. La produzione cinematografica, per quanto rada, ha permesso comunque di immortalare il suo magistrale estro su pellicola. E il recupero di quei film passa oggi dalla Calabria grazie a Gianmarco Cilento.
Gianmarco Cilento e il “Progetto Petrolini”

Studioso e autore di saggi e monografie incentrati sulla storia e i protagonisti del cinema nazionale, Cilento vive a Paola. Insieme ad una squadra di critici e appassionati come lui – e in collaborazione con l’associazione culturale Ettore Petrolini e Diari di Cineclub – è il promotore di “Progetto Petrolini”. Si tratta di un lavoro di ricerca che culminerà con la pubblicazione di un libro dedicato alla filmografia dell’attore romano. A curare il volume saranno inoltre Adriano Aprà, Alfredo Baldi, Anna Maria Calò, Nino Genovese, Anton Giulio Mancino, Silvia Nonnato, Domenico Palattella, Davide Persico, Simone Riberto e Marco Vanelli. Si tenterà così di recuperare, prima che sia troppo tardi, l’opera cinematografica di Ettore Petrolini, allo stato attuale parzialmente dispersa.
I cinque film perduti (o quasi)
Petrolini disperato per eccesso di buon cuore di Ubaldo Pittei (1913), Mentre il pubblico ride di Mario Bonnard (1920), Nerone di Alessandro Blasetti (1930), Il cortile e Il medico per forza, di Carlo Campogalliani (1931): queste le pellicole che hanno visto l’attore romano protagonista lungo quasi un ventennio. Le prime due sono mute, mentre le altre sono state registrate con il sonoro. E se i due film senza voci sono al momento irreperibili, Nerone e Il medico per forza lo sono parzialmente all’interno del film di montaggio Petrolini, uscito nel 1949. Il cortile invece, dopo decenni d’invisibilità, è stato fortunatamente “ritrovato”. Le ricerche di Cilento hanno infatti appurato che del film esistono addirittura due copie, una conservata al Museo del Cinema di Torino e l’altra alla Cineteca di Bologna.
Alla (ri)scoperta del Petrolini perduto
«Compito del progetto – spiega Cilento – è non solo quello di recuperare i due film muti dell’attore romano, ma anche le versioni integrali di Nerone e Il medico per forza. Un lavoro di ricerca sicuramente impegnativo e faticoso, quanto doveroso. Vogliamo evitare che di tali pellicole si possa spegnere definitivamente anche l’ultima speranza di recupero. Per l’estrema complessità si auspica il sostegno di ogni ente pubblico e associazione culturale interessata alla preservazione del patrimonio cinematografico. Recuperare il perduto cinema di Ettore Petrolini, così da poterlo apprezzare noi e tramandarlo alle future generazioni, è la nostra missione. E che questa sia l’inizio di una serie di iniziative volte a promuovere le carriere cinematografiche irreperibili di altri artisti dello spettacolo italiano».
Alessandro Pagliaro